Vailate, 21 novembre 2024
(Gianluca Maestri) La posta non si sposta. L’ufficio postale di via Marconi chiude per lavori da oggi fino al 10 dicembre. Salvo imprevisti riaprirà martedì 11 dicembre, una volta concluse le opere di riqualificazione pensate da Poste Italiane nell’ambito del progetto Polis, destinato ad adeguare questo e tanti altri uffici in Italia allo svolgimento di nuovi servizi per la clientela.
Il fatto che i locali di via Marconi siano oggetto di ristrutturazione sta a significare che l’ufficio postale rimarrà dov’è adesso nonostante l’attuale amministrazione comunale avesse annunciato, in campagna elettorale, la volontà di trattare con Poste Italiane il ritorno dell’ufficio in via Giani, nei locali dell’ex municipio (da ristrutturare e riadattare), dov’era una volta.
Al riguardo, il gruppo di minoranza Prima Vailate, tramite social network, ha stuzzicato quello di maggioranza chiedendo se l’ufficio si trasferisca (“Come da promesse elettorali”, ha scritto il capogruppo Pierangelo Cofferati).
Immediata la risposta della maggioranza consiliare, sempre tramite social. “Fin dal nostro insediamento abbiamo intrapreso azioni mirate, attraverso contatti ripetuti e costanti, per valutare la possibilità di trasferire l’ufficio. Tuttavia lo spostamento non è risultato attuabile poiché avrebbe comportato la perdita dei fondi del Pnrr necessari alla realizzazione del progetto Polis, un’iniziativa che riteniamo di grande valore per i servizi alla cittadinanza. All’arrivo della nostra amministrazione, il progetto era già in fase avanzata; abbiamo comunque verificato se sussistessero margini per un eventuale trasferimento. Ci è stato confermato, però, che il piano originario non contemplava questa opzione, prevedendo esclusivamente la ristrutturazione dell’ufficio esistente. La possibilità di uno spostamento avrebbe richiesto iniziative pianificate diversi anni fa”.
Una risposta che non ha soddisfatto Prima Vailate secondo cui quella dell’eventuale spostamento dell’ufficio era una promessa fatta solo a fini elettorali, senza verificarne l’effettiva percorribilità.