Torlino, 29 settembre 2024
(Gianluca Maestri) Oneri su oneri per i piccoli comuni. Anche quelli per il segretario comunale.
Giuseppe Figoni, sindaco di Torlino (469 abitanti) scrive così al ministro dell’interno Matteo Piantedosi chiedendo una modifica della legge che consenta a realtà come quella da lui amministrata l’impiego in via permanente dei vicesegretari.
“Il problema fondamentale - scrive Figoni - è rappresentato dal fatto che i neo segretari comunali possono essere impiegati solo nei comuni fino a 5000 abitanti. Ciò significa che la stipula di una convenzione con altri enti coinvolge necessariamente comuni di piccole dimensioni, costringendo tutti i comuni convenzionati a sopportare una spesa pari all'assunzione di un dipendente a tempo pieno. Pur considerando l'obbligatorietà della figura del segretario comunale i piccoli comuni non sono in grado di sostenere un simile onere se non rinunciando ad altre figure professionali parimenti ineludibili. Inoltre -prosegue Figoni-, secondo l'Anci, a marzo 2024 su 2196 sedi di comuni di fascia C (comprendenti gli enti fino a 3000 abitanti) ne risultano coperte solo 261: il 90 per cento circa è con sede vacante".
Secondo Figoni la modifica darebbe vantaggi per i piccoli comuni. “Costituirebbe una risposta immediata al problema della carenza dei segretari comunali, non sarebbe lesiva della posizione dei segretari comunali iscritti all'albo per i quali rimarrebbe aperta la possibilità di candidarsi alla reggenza della segreteria all'atto della pubblicizzazione per la nomina del segretario titolare, comporterebbe un considerevole risparmio rispetto alle spese di personale, in quanto il conferimento al funzionario comunale delle funzioni di vicesegretario non comporta alcun onere aggiuntivo per il comune a fronte delle cospicue spese che scaturiscono con l'adesione ad una segreteria convenzionata”.