Spino d’Adda, 28 settembre 2024

(Gianluca Maestri) I saluti delle autorità, del dirigente scolastico e del provveditore agli studi di Cremona, la benedizione impartita dal vicario episcopale don Bassiano Uggè, la scopertura della targa e il taglio del nastro e la visita guidata ai locali.

Sono i momenti che stamattina hanno caratterizzato la cerimonia d’inaugurazione del nuovo campus scolastico con scuola primaria, palestra, refettorio e auditorium. Un complesso costato circa 10 milioni di euro che nasce, a livello di progettazione (condivisa nelle idee con istituto comprensivo, corpo docente, alunni e genitori), nel 2019 e che ha visto la posa della prima pietra a inizio 2021. Costruita con i più moderni accorgimenti, non solo in fatto di materiali ma anche di organizzazione degli spazi, la nuova scuola si chiama Via Della Pace: “Perché più che mai oggi -ha detto il sindaco Enzo Galbiati nel suo discorso di saluto - la pace è un valore che dev’essere coltivato fin da piccoli. E quale luogo migliore di una scuola per farlo?”.

Il primo cittadino ha definito quest’opera: “Un sogno, condiviso da più amministrazioni, che si è potuto realizzare grazie alla caparbietà di alcuni amministratori che hanno creduto in questo progetto e rischiato in un momento difficile per l’economia del paese”. In un passaggio del suo discorso Galbiati ha sottolineato, rivolgendosi alla politica (fra gli ospiti c’erano i consiglieri regionali Matteo Piloni e Riccardo Vitari), come non sia possibile caricare di ulteriori incombenze i comuni sotto l’aspetto dei servizi scolastici trovando l’applauso dei colleghi sindaci presenti alla cerimonia, invitati al pari degli esponenti delle forze dell’ordine.

Fra gli interventi anche quello del dirigente dell’istituto comprensivo Chiesa di Spino Enrico Fasoli che, dando anche i giusti merito al corpo docente, ha evidenziato come quella di Spino sia l’unica scuola nell’ambito delle primarie del cremasco ad aver retto i numeri nell’ultimo decennio: nel 2013-2014 aveva 332 alunni, oggi ne ha 337.

Marco Gobbo, assessore alla cultura che ha presentato la cerimonia, ha descritto le nuove strutture: l’edificio scolastico è su due livelli, con otto aule didattiche, sei aule speciali, la bidelleria, l’infermeria ed i servizi igieni al piano terra e sette aule didattiche, cinque speciali e due terrazze di cui una libera all’uso al primo piano. Accanto vi è una palestra con due spogliatoi ed un magazzino, dietro vi è l’edificio adibito a refettorio al piano terra e ad auditorium, ancora da completare, al primo piano. Fra le opere future, anche un campo sportivo polivalente in cemento, ora in fase di progettazione.

Alle note del violino del maestro Maurizio Medici il compito di allietare i presenti.