Crema News - Sequestro di persona, quattro arresti

Rivolta d'Adda, 25 maggio 2023

Quattro giovani italiani di età compresa da 18 a 22 anni, tutti già noti alle forze dell'ordine, sono stati arrestati dai carabinieri di Rivolta d'Adda con l'accusa di sequestro di persona, minacce e lesioni gravi nei confronti di due minori.

Dalle indagini dei carabinieri è emerso il fatto per il quale i quattro sono stati arrestati, ma anche un quadro allarmante in merito al comportamento di questi giovani, che agiscono come una vera gang.

Era febbraio quando i quattro 'convocano' per un chiarimento due minorenni. Quando questi arrivano, vengono prelevati e portati in un garage, covo della gang e lì sono intimiditi e picchiati con violenza, tanto da rompere loro il setto nasale e alcuni denti. Di più. Per evitare che riferiscano quanto successo, vengono minacciati con una pistola (finta, ma senza il tappo rosso). Il tutto perché i quattro vogliono vendicare sgarri che i due minori avrebbero portato a termine nei confronti di una ragazza loro amica, mancanze che, si appurerà, non erano mai avvenute.

I due minori devono essere portati al pronto soccorso per essere medicati e i genitori, nei giorni seguenti, sporgono denuncia.

Pensate sia finita lì? Neppure per sogno perché uno dei quattro arriva ad andare sotto casa di uno dei minori, suonare il campanello e minacciare di morte tutti. Finito? No, perché lo stesso torna spalleggiato dalla madre per ripetere le stesse minacce. Inoltre, la punizione imposta ai due minori viene portata a esempio dalla gang per dimostrare agli altri ragazzi del paese chi comanda.

Dopo la denuncia i carabinieri effettuano una perquisizione nel garage indicato e trovano la pistola senza il tappo rosso utilizzata per minacciare i due ragazzi. Di più, perché nel covo i carabinieri trovano anche sei etti di marijuana. Il proprietario, viene portato davanti al giudice che lo condanna a otto mesi di reclusione, ma sospende la pena e lo manda libero.

Domenica scorsa, quando i carabinieri mostrano quanto scoperto al giudice, arriva la decisione del magistrato che ordina l'arresto dei quattro, ma concede loro i domiciliari, in attesa del processo.


Nella foto, i carabinieri davanti al garage