Crema News - Salta la settimana corta

Crema, 23 marzo 2023

Il Consiglio d’Istituto del “Munari” di Crema si è espresso per la revoca della delibera dello scorso 15 febbraio che istituiva un orario prolungato di sei o anche sette ore al giorno per cinque giorni per tutti gli studenti della scuola a partire dall’anno scolastico 23/24 ed è stata sostituita da una nuova delibera, votata a maggioranza, che mantiene la settimana corta soltanto per il liceo delle Scienze Umane.

Il Consiglio ha dovuto, secondo il regolamento, decidere in merito al Reclamo avverso la delibera presentato dall’avvocato Avaldi insieme ai rappresentanti dei genitori in Consiglio d’Istituto, che evidenziava una serie di questioni di legittimità e di merito, quali il difetto di motivazione, la violazione dei principi di ragionevolezza, logicità e proporzionalità considerando fattori quali la qualità didattica, l’apprendimento degli studenti, le attività extra curriculari degli stessi, e poi ancora i disagi dei trasporti, l’assunzione di pasti, la non omogeneità e pertinenza di questa offerta formativa rispetto agli altri istituti cittadini.

"A dar ragione ancor di più a quanto da noi evidenziato - sostiene il comitato dei genitori, - nessun passaggio preventivo era stato fatto prima di rendere esecutiva la delibera per garantire quantomeno i trasporti. Imporre la settimana corta senza integrazione nel sistema complesso delle scuole superiori e il rapporto col territorio e disinteressarsi del benessere fisico e mentale degli studenti era inaccettabile. Quegli stessi studenti che sono stati capaci di organizzare uno sciopero bianco di clamoroso successo".

Con il voto si chiude, almeno parzialmente, una vicenda paradossale. Un istituto scolastico, solitario, ha preteso di andare da solo per la sua strada senza tenere in considerazione la composizione della popolazione scolastica, le famiglie, le altre scuole, il trasporto pubblico, la mobilità cittadina, quella provinciale, gli altri enti coinvolti, la fattibilità del cambiamento orario, il suo rapporto con il monte ore scolastico, la sua effettiva e misurabile influenza sui costi energetici generali, e l’elenco potrebbe continuare.

"Siamo lieti di questa conclusione - conclude. il comitato - per gli studenti dell’Artistico, ma non possiamo fare a meno di chiederci quanto tempo ed energie avremmo tutti quanti risparmiato se le nostre ragioni fossero state ascoltate durante il processo decisionale. La nostra proposta di concentrarsi eventualmente solo sul plesso di Scienze umane è verbalizzata nell’incontro del 14 dicembre e all’epoca ci venne detto di no. Siamo atterrati su questa proposta quattro mesi dopo, quando è maturata nella nostra convinzione che la delibera si sarebbe dovuta semplicemente annullare e che il nuovo orario per tutta la scuola dovesse essere ridiscusso dopo attente valutazioni".


Nella foto, il Munari