
Rivolta d'Adda, 17 luglio 2025
"Niente di diverso da quel che ci aspettavamo. Le due testimoni, due donne di 25 e 30 anni, hanno ribadito quanto già si sapeva, accusando Giovanni Sgroi, medico e sindaco (sospeso) di Rivolta d'Adda di violenza sessuale. Adesso tocca a noi".
Lo dice l'avvocato Domenico Chindamo, che assiste il medico in questa importante causa.
Ma le novità sono altre. Al termine dell'incidente probatorio, che si è svolto questa mattina dalle 9, il Pm ha chiesto di poter accedere al rito immediato, il che significa mandare a processo Sgroi entro sei mesi, quindi presumibilmente entro la fine dell'anno. L'avvocato ha la possibilità di non accettare la richiesta del Pm e a sua volta di chiedere l'accesso a un rito alternativo, ma se accetta rinuncia alla possibilità di altri riti.
Adesso il prossimo appuntamento è per giovedì prossimo alle 13, quando Sgroi si farà interrogare dal Pm. Sgroi aveva rinunciato a parlare nel primo interrogatorio, riservandosi di farlo in un secondo momento. Adesso, avendo ascoltato le sue accusatrici, ha ritenuto di dire la sua.
L'avvocato ha anche riferito che al momento non ci sono le condizioni per chiedere un'attenuazione della misura degli arresti domiciliari.