Rivolta d'Adda, 1° agosto 2024
(Gianluca Maestri) Il progetto della nuova logistica a nord della Rivoltana segua le prescrizioni della nuova legge regionale in materia approvata il 25 luglio.
Lo chiede, a nome del circolo rivoltano del Pd, il coordinatore Daniele Cantarini.
“Il progetto di legge regionale sulla disciplina degli insediamenti logistici - afferma Cantarini - era stato presentato ben tre anni fa dal nostro consigliere Matteo Piloni e ora, una legislatura dopo, si è riusciti finalmente ad arrivare a un testo bipartisan sul tema che ha visto il voto favorevole anche del centrodestra. L’approvazione del progetto di legge sulla disciplina degli insediamenti logistici di rilevanza sovraccomunale impedisce al sindaco Sgroi di agire in autonomia e d'imperio. Infatti, la norma disciplina gli insediamenti logistici con un’estensione superiore ai tre ettari e prevede che sia la Provincia e non più solo il comune a dover individuare degli ambiti idonei alle strutture logistiche, al fine di presidiare interessi quali la tutela dell’ambiente, incluso quello urbano, e la tutela della salute in coerenza con gli obiettivi regionali di contenimento del consumo di suolo, attraverso una programmazione territoriale fatta con uno sguardo più ampio, che solo la Provincia stessa può avere”.
Il 15 luglio il consiglio comunale di Rivolta ha adottato il piano integrato d’intervento su di un’area da 117mila metri quadri che permette l’insediamento di una logistica da 67mila metri (di superficie lorda di pavimento), a nord del territorio, prospiciente la strada Rivoltana, tra via per Cassano e la Sp90.
Al riguardo, secondo il Pd, si devono notare con attenzione due cose:
“In primo luogo - continua Cantarini, - l’estensione di 11,7 ettari, ben oltre il limite dei tre ettari imposto dalla normativa regionale; in secondo luogo, il fatto che il consiglio comunale abbia adottato e non approvato il piano integrato. Infatti, l’approvazione del piano attuativo spetta alla giunta, la quale potrà procedere con l’approvazione solo dopo la scadenza dei termini per la presentazione di eventuali osservazioni fissata per il prossimo 25 agosto. Quindi la giunta Sgroi potrà procedere non prima del 26 agosto, dunque successivamente all’approvazione a stragrande maggioranza da parte del consiglio regionale di una norma che disciplina la materia e impedisce a Sgroi di fare quello che ha fatto. Chiediamo a gran voce che le sezioni locali di Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia escano dal mutismo che le caratterizza da molti mesi, riacquistino la parola e impongano al sindaco di bloccare il progetto d’insediamento della logistica a Rivolta. Chiediamo agli esponenti dei partiti di centrodestra presenti in giunta di uscire dalla sudditanza nei confronti di Sgroi e della sua cricca e, in coerenza con quanto deciso dai loro vertici regionali, di esprimere la loro contrarietà al progetto. Alle cittadine e ai cittadini di Rivolta, vogliamo assicurare che saremo sempre in prima linea per difendere il suolo, il paesaggio, la salute e il commercio locale, non solo con le parole, ma con i fatti.
L'amministrazione comunale si riserva una replica.