Rivolta d'Adda, 09 novembre 2024
Incrocia i carabinieri, scappa in auto, mette a repentaglio la vita di chi è in strada, si oppone all'arresto e alla fine, e meno male, finisce in carcere.
E' quanto ha messo in pista un 39enne straniero, clandestino in Italia, già espulso nel 2020, pregiudicato che ieri ha seminato il panico per dieci chilometri sulla Rivoltana, nel tratto che dal paese cremasco va verso Milano. Erano le 18 passata da qualche minuto quando un'auto alla vista di una pattuglia di carabinieri ha improvvisamente aumentato la velocità. I militari hanno notato il repentino cambio e si sono messi all'inseguimento della vettura. Da lì ne è nato un inseguimento che si è sviluppato in territorio lodigiano e si è protratto per una decina di chilometri. Durante questo percorso l'auto ha schivato altre vetture, inanellando sorpassi azzardati, sempre inseguita dalla gazzella dei carabinieri che era a sirene spiegate per avvertire chi era in strada di quel che stava accadendo. Una volta arrivato ad Albignano di Truccazzano, il 39enne ha perso il controllo della sua vettura ed è finito con l'auto contro un guardrail. Uscito incolume dall'incontro troppo ravvicinato con la barriera, l'uomo ha cercato la fuga che però è terminata quando ha tentato di scavalcare una recinzione. Lì è stato raggiunto dai militari che lo hanno fermato, non dopo che il 39enne ha tentato un'estrema difesa, ferendo un carabinieri a una mano.
L’uomo, in possesso di patente di guida rilasciata da un Paese straniero, è stato accompagnato presso la caserma di Crema dove è stato identificato. Si è così scoperto che a suo carico ha numerosi precedenti per reati contro il patrimonio e che era già stato espulso dal territorio nazionale nell’estate del 2020. Nella tarda mattina di oggi l’arresto è stato convalidato e il 39enne è finito in carcere a S. Vittore, dove attenderà l'udienza dell’11 novembre.