Cremasco, 24 dicembre 2025
(Annalisa Andreini) Impastare emozioni, non solo ingredienti.
Anche nei vari paesi del Cremasco è tutta una rincorsa all’ultimo panettone artigianale.
E la scelta è davvero varia e golosa iniziando da Ripalta Cremasca.
Qui la panetteria, pasticceria e alimentari Eredi Pizzamiglio ha sfornato, come ogni anno, il classico con scorze d’arancia e uvetta, il Milanese senza glassa, (con l’opzione senza canditi), ma anche quelli più speciali con gocce di cioccolato, amarene e cioccolato bianco e con glassa di pistacchio.
Una tradizione familiare che continua da anni curando non solo la scelta degli ingredienti ma anche la cura nel realizzarli: “Ogni panettone nasce da un gesto d’amore. Qui il tempo non si accelera, si rispetta. Impastiamo emozioni, non solo ingredienti. Fatto a mano, con il cuore”.
Stessa cura nella produzione anche per la pasticceria Plizzari di Montodine, che presenta una bella varietà oltre al classico e a quello senza canditi: cioccolato, pistacchio ma anche le tre novità del caramello, crema alla nocciola e maron glacé( perfetto per gli amanti delle castagne).
Un plus è rappresentato dal fatto che i panettoni sono tutti senza lattosio, tranne quello al caramello.
Anche il panificio Patrini di Capergnanica, aperto fin dal 1952( come segnalato dall’insegna), continua nel tempo la produzione artigianale di panettoni e pandori grazie alla quarta generazione portata avanti oggi da Ambra Patrini.
A Casaletto Ceredano in questi giorni si continuano a sfornare panettoni( oltre ai richiestissimi tortelli cremaschi), che quest’anno hanno avuto un valore aggiunto grazie all’iniziativa del “Panettone solidale” intrapresa dall’Associazione Stefano Cerullo in collaborazione con il CrForma e il docente Alessandro Patrini( cfr articoli del 1 e dell’11 dicembre 2025).
A Offanengo due pasticcerie arricchiscono le tavole natalizie e c’è ancora tempo per gli ultimi ritardatari: il laboratorio di Bianca e la pasticceria Delizia di Lucia Frizzo e Chiara Colombo. Il laboratorio di Bianca Maria Verga, in via a livelli Martini, ha proposto due tipologie di panettone: classico e con cioccolato e pere puntando alla magia del lievito madre: “Chi fa i panettoni artigianalmente sa quanta passione, fatica e dedizione richiede prepararli. Si parte dal lievito madre che curiamo e nutriamo ogni singolo giorno dell’anno per far sì che sia in forze per questo prodotto magico. Magico perché è vivo, lievita in base ai suoi ritmi e a mille variabili, che sono una mano esperta sa controllare”.
Tanta passione anche per il BarG Pasticceria di Simona Bargigia ad Agnadello. Lei li ha chiamati “I panettoni di Simona” per evidenziare tutto il valore aggiunto dell’artigianalità e della scelta accurata negli ingredienti. Quest’anno sono racchiusi in una box natalizia tutta da scoprire: oltre al classico i gusti inediti di Sacher( cioccolato e albicocca), frutti di bosco (glassato al cioccolato al lampone) e mokaccino( caffè e cioccolato).
Per chi volesse un peccato di gola ma il panettone è troppo grande Simona ha creato delle brioches farcite decorate a festa, perfette come alternativa.