Crema News - Qui si nasce

Crema, 25 luglio 2021

"Nei primi 200 giorni di quest'anno la tendenza alla denatalizzazione, che lo scorso anno, causa coronavirus, ha segnato profondamente tutto, è stata frenata, anzi a fine anno prevediamo di poter recuperare un numero di nuovi nati senz'altro superiore al preventivato".

E' soddisfatto Vincenzo Siliprandi, primario del reparto di ostetricia dell'ospedale di Crema che festeggia il quattrocentesimo nato e che per i prossimi cinque mesi prevede un incremento delle nascite, anche se ancora ben lontano dall'anno boom 2019, quando a Crema videro la luce ben 872 piccoli. Tuttavia, in tempi incerti, dove di certo c'è solo questo maledetto virus che continua a esserci e a preoccupare, se si riesce a superare la quota di 729 bambini nati, cioè il numero registrato al 31 dicembre 2020, c'è da essere contenti. Comunque, dei 400 bambini nati in quasi sette mesi, possiamo dire che c'è un incremento delle nascite da parte degli stranieri. La percentuale di bambini nati da coppie non italiane è tornata ad alzarsi. Al momento siamo al 23.75%, contro il 22.5 dello scorso anno e del 25.7 del 2019. Sono 260 i bambini italiani contro i 95 figli di stranieri. Ci sono poi 37 bambini nati da coppie miste, dove uno dei due genitori è italiano. In questo caso, invece, numeri in calo, visto che lo scorso anno i figli di coppie miste furono 76, mentre oggi i nati sono 37 per una proiezione, con i dati attuali, che parla di 65 nuovi bambini.

Numeri e percentuali che si scostano di poco da quelli dello scorso anno, a sottolineare che anche per quest'anno la prudenza nel mettere al mondo figli è massima. Basta confrontare due dati: solo due anni fa, nel 2019, i nati avevano toccato quota 872, mentre nel 2020 si è crollati a 729 nuovi bimbi: una percentuale in decremento del 16.4%, mai registrata nel reparto dell'ospedale di Crema.