Arresto, foto esemplificativa
Pandino, 02 settembre 2024
Fa un incidente con la sua auto, che prende un marciapiede, insulta, minaccia e picchia carabinieri e personale di soccorso, finisce arrestato e, dopo una notte dietro le sbarre, va davanti al giudice che convalida l'arresto ma lo libera con il solo obbligo di firma, in attesa del processo.
Ieri mattina intorno alle sei i carabinieri sono chiamati a Pandino perché una persona, perdendo il controllo della sua auto, è finita contro un marciapiede, danneggiandola seriamente.
All'arrivo dei militari, il trentenne che era alla guida è apparso minaccioso e molto irrequieto. I carabinieri gli hanno chiesto di sottoporsi al test dell'alcol e della droga, ma lui non ha voluto sapere, prendendosela con i militari. E' arrivata una seconda pattuglia che, vedendo la forte agitazione dell'uomo ha cercato di calmarlo, rimediando un morso a un polso per un militare e una contusione a una mano per un secondo.
Alla fine, con l'aiuto di alcuni soccorritori, l'uomo è stato portato in caserma e arrestato, ma anche in guardina ha continuato a insultare e prendere a calci e testate la cella, tanto che ha dovuto essere sedato e poi trasferito a Ca' del Ferro. Nel frattempo l'esito degli esami tossicologico e dell'alcool hanno detto che il trentenne aveva assunto cocaina e marijuana e che nel sangue aveva 1.50 mg/l, quindi era ubriaco e drogato. A seguito di questo ha perso la patente e preso una denuncia.
Dopo una notte in prigione, stamane il trentenne è stato portato davanti al giudice, nel tribunale di Cremona. Il magistrato ha convalidato l'arresto e poi ha liberato l'uomo, con la sola misura dell'obbligo di presentarsi in caserma per la firma in attesa del processo.
