Crema News - Morte di Sabrina, l'appello

Crema, 19 gennaio 2023

Domani a Brescia seconda udienza del processo d'appello nei confronti di Alessandro Pasini, il 49enne di Crema assolto in primo grado a Cremona dall'accusa di omicidio nei confronti di Sabrina Beccalli, morta mentre era in sua compagnia all'alba di Ferragosto del 2020 in un appartamento di via Porto Franco, ma condannato a sei anni di prigione per aver distrutto il cadavere della donna. Lo scorso 25 novembre i giudici non hanno emesso una sentenza, ma hanno deciso di convocare l'anatomopatologa Cristina Cattaneo, tre medici che hanno eseguito le analisi su ciò che restava del cadavere di Sabrina Beccalli, dato alle fiamme da Alessandro Pasini, i carabinieri del Ris che hanno eseguito le ricerche nella casa di via Porto Franco dove la donna è morta, la testimone che ha sentito le urla e ha chiamato i carabinieri e il perito della difesa Angelo Grecchi, in contraddittorio con gli altri periti. Inoltre ci sarà anche l'esame dell'imputato. Tutto questo è piuttosto singolare, visto che il processo si svolge con il rito abbreviato che di solito non prevede testimonianze, ma dove i giudici decidono in base alle carte processuali.

Dato il numero dei testimoni, non è improbabile che il processo non finisca in giornata ma subisca un rinvio. Il processo si svolge davanti al presidente Giulio Deantoni, al giudice togato Massimo Vacchiano e a sei giudici popolari e gli avvocati sono, per la famiglia Beccalli, parte civile, Antonino Andronico e per l'imputato, la bresciana Stefania Amato e il cremasco Paolo Sperolini.


Nella foto, Alessandro Pasini