
Dal territorio, 20 marzo 2025
"Il mio assistito ha risposto a tutte le domande che il Gip Elisa Mombelli gli ha posto. Alla fine ho presentato una richiesta di attenuazione della misura carceraria".
Questo ha riferito l'avvocata Simona Pellegrini che difende gli interessi dell'unico maggiorenne, che ha 19 anni, del gruppo accusato di lesioni gravissime nei confronti di un barista di 37 anni, picchiato dal branco la notte del 23 febbraio scorso e che in quell'assalto ha rischiato di perdere un occhio. L'interrogatorio del maggiorenne ha attraversato momenti di difficoltà in quanto il collegamento dal tribunale con il carcere di Cremona (infondata la notizia che fosse stato trasferito per motivi di sicurezza a Bollate) ha fatto le bizze. Poi tutto è stato sistemato e il Gip Elisa Mombelli ha potuto interrogare il detenuto.
Il giudice avrebbe chiesto al 19enne chi ha colpito il barista con la bottiglia perché pare che martedì nell'interrogatorio a Brescia i tre minori accusati del pestaggio il nome sia venuto fuori.
Ribadita la testi che tutto sarebbe nato da uno scontro tra questo gruppo di ragazzi (cinque, dei quali quattro in carcere e uno denunciato a piede libero) e altri sette dei quali non si conoscono le generalità.
Al termine del confronto l'avvocata Pellegrini ha chiesto di attenuare la misura del carcere per il suo assistito, come hanno fatto gli avvocati Luigi Lupinacci, Andrea Brambilla e Consuelo Beber per i loro tre minori assistiti. La risposta del giudice dovrebbe arrivare domani, dopo che il Gip si sarà confrontato con il pubblico ministero.