Cremona, 10 gennaio 2025
Problemi tecnici, rischio ritardi e paralisi negli uffici giudiziari.
Tribunali e procure corrono ai ripari bloccando temporaneamente l'utilizzo dell'App sul processo telematico entrata in vigore il primo giorno dell'anno dopo il via libera al decreto del 27 dicembre.
L'avvio del nuovo sistema digitale per atti e documenti giudiziari fin dal primo giorno è stato contraddistinto da difficoltà nella sua applicazione tanto che i presidenti dei tribunali, da Roma a Torino da Milano a Napoli, Bolzano e Pescara, Cremona compresa, hanno disposto la sospensione dell'applicazione.
Nel provvedimento si motiva la decisione anche alla luce del fatto che ai nuovi flussi di atti in molti casi non risultano presenti in App i relativi modelli.
Il presidente del tribunale di Milano, Fabio Roia, parla di rischi di rallentamento per l'ordinaria attività processuale. A Napoli, dove si è svolta una riunione con i capi degli uffici inquirenti, il tribunale ha sospeso l'applicazione fino al 31 marzo. Stessa data per Genova dove i processi penali si svolgeranno con un doppio binario: si userà la modalità analogica se il sistema dell'App non funzionerà. Doppio binario per tutto il mese di gennaio anche ad Aosta. A Bologna sono state riscontrate criticità ma niente stop della App. Sospesi fino al 31 marzo anche a Cremona con decreto del presidente Anna Di Martino: "Ho deciso per la sospensione dell’utilizzo dell’applicativo App 2.0, con conseguente possibilità di redigere e depositare, anche con modalità analogiche (mediante il regime del cosiddetto doppio binario) gli atti, documenti, richieste e memorie".
Dal canto suo il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, difende il progetto affermando: "E' un problema che riguarda l'evoluzione tecnologica che cerchiamo di risolvere. Le cose non vanno male come sembrerebbe".
Di tutt'altro avviso l'Associazione Nazionale magistrati per la quale è disastroso il bilancio del primo giorno dell'App.
"Avevamo lanciato un allarme pochi giorni fa e ora purtroppo vediamo i risultati in praticamente tutti i tribunali italiani: disagi e rinvii che pesano sempre sui cittadini - afferma la vicepresidente dell'Anm, Alessandra Maddalena. - Un bilancio desolante: nei giorni in cui si vota un'inutile e dannosa riforma costituzionale diventa plastica l'assoluta indifferenza di via Arenula ai problemi reali della giustizia italiana".
I penalisti parlano di inefficienze: "E' un sistema che lungi dal semplificare il processo, lo complica allungando i tempi delle procedure".