Crema News - Crema - Lavoro nero, 40mila euro di multa Il sopralluogo dei carabinieri

Crema, 25 ottobre 2024

Fanno 40mila euro di multe e attività dell'azienda sospesa fino a nuovo ordine.

Queste le risultanze di un'ispezione effettuata dai carabinieri di Crema e del nucleo dell'ispettorato del lavoro che ieri si sono. recati per controlli in un'azienda agricola d'allevamento situata in un paese del cremasco.

Al loro arrivo immediatamente due stranieri si sono dati alla fuga nei campi, ben presto raggiunti e fermati dai carabinieri. Riportati in sede, si è scoperto che i due erano nell'azienda per lavorare ma non erano assunti e non avevano i documenti in regola. In pratica i due erano sprovvisti del permesso di soggiorno e quindi irregolari sul territorio italiano; uno di loro era già stato espulso nell’agosto del 2023 dal questore di Brescia perché clandestino. Dal con­trol­lo è emer­so anche che i titolari dell'azienda agricola stavano sfrut­tan­do il la­vo­ro dei due stra­nie­ri che, senza alcun documento, sono risultati sot­to­pa­gati rispetto alla retribuzione prevista dal contratto nazionale del settore, erano impiegati per 13 ore di lavoro il giorno, non potevano godere di giornate di riposo e uno dei due lavoratori era alloggiato e viveva in un container presente nell’azienda, in evidenti condizione igieniche precarie.

Al termine dell'ispezione i titolari dell'allevamento sono stati denunciati e multati per un totale di 40mila euro e i due lavoratori a loro volta denunciati in quanto clandestini. Inoltre anche gli altri lavoratori erano stati assunti senza preventiva comunicazione agli uffici preposti, non ave­va­no ri­ce­vu­to una ade­gua­ta for­ma­zio­ne in ma­te­ria di si­cu­rez­za sui luo­ghi di la­vo­ro e informazione sui rischi del mestiere, non erano stati inviati a visita medica obbligatoria da effettuarsi prima dell'assunzione, era stata omessa la valutazione del rischio in materia di microclima e il pagamento della retribuzione avveniva in contanti e non in maniera tracciabile.

Per l’impresa è stato adottato un provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale. Potrà riprendere l'attività dopo aver pagato i contributi per il tempo di lavoro dei due clandestini, saldare una parte delle multe, ripristinare le condizioni di sicurezza sul lavoro, impegnarsi a pagare gli stipendi in modo tracciabile e non per contanti e dimostrare ai carabinieri di aver ottemperato a quanto richiesto.

Al momento quindi l'azienda ha solo l'obbligo di accudire i suoi animali, senza poterli vendere né poterne acquistare altri.