Dal territorio, 05 novembre 2024

(Annalisa Andreini). Due cremaschi e un lodigiano tra i premiati nel padiglione 5 di Fiera Milano Rho a Golosaria.

In occasione dell’ultima giornata della manifestazione, che racconta l’agroalimentare italiano (produttori storici e start up innovative, food & wine, cucine di strada e mixology), tra i premiati spuntano due nomi cremaschi e un lodigiano, ben noti al pubblico.

Oltre alla famiglia Bertesago per l’Agriturismo Chioso di Sotto di Moscazzano, che ha ottenuto un riconoscimento come Nuovo miglior agriturismo lombardo con particolare menzione per il Salame Nobile Cremasco, il riconoscimento Radioso 2025 è andato alla nota trattoria Via Vai di Ripalta Cremasca, capitanata dallo Chef Stefano Fagioli e in perfetta sintonia con il titolo di questa edizione 2024 di Golosaria: Territori, identità e futuro. 

Quest’anno si è voluto puntare lo sguardo sulla forza del territorio con piatti e prodotti di qualità, che preservano una grande biodiversità. 

Il territorio fa poi rima con identità: l’essenza profonda di una comunità rurale unita nelle tradizioni e nei gesti tramandati. Da questa solida base di partenza si aprono tutti i percorsi lanciati verso il futuro, dettati da creatività e sperimentazione: il territorio che diventa crescita e sviluppo.

Il Via Vai è una trattoria che da sempre incarna le caratteristiche del territorio, con alcuni piatti rappresentativi tra cui i tortelli cremaschi, il pipeto, l’anatra e altri che dimostrano studio e ricerca.

Altro chef premiato durante l’appuntamento milanese La ristorazione di qualità si ritrova è stato Stefano Scolari dell’Antica Osteria del Cerreto ad Abbadia del Cerreto. Anche per lui Corona Radiosa 2025 e una riconferma del massimo riconoscimento per la Guida del Golosario di Marco Gatti e Paolo Massobrio.

Scolari, tra l’altro, era reduce, a ottobre, di un’altra segnalazione nella guida dei Ristoranti d’Italia del Gambero Rosso, con la riconferma della forchetta e un punto in più, e una menzione come miglior cucina di tradizione nella Guida Milano e Lombardia a tavola a cura di Gianluca Montinaro, che offre una panoramica sul dinamismo culinario regionale. 

I suoi piatti più noti?

Sicuramente la selezione di salumi accompagnati dalla giardiniera homemade, ricetta della mamma Margherita, il famoso Risotto alla Vecchia Lodi, i suoi Tagliolini 40 tuorli con ragù di coniglio al coltello e il suo Marbrè di selvaggina, un ricordo d’altri tempi.