
Crema, 26 luglio 2025
(Annalisa Andreini) Addio ai cassonetti gialli dal 1 agosto 2025.
È quanto è stato annunciato dalla Caritas: purtroppo è giunta al termine la raccolta degli abiti e delle calzature usate a Cremona, un servizio sociale presente da trent’anni.
Come ha dichiarato don Pier Codazzi, la raccolta di indumenti usati nella città di Cremona è attiva da diversi anni ed è sempre stata in carico alla cooperativa Carità e Lavoro.
La Caritas si è occupata di raccogliere gli abiti, catalogarli e consegnarli al grossista, che provvede a santificarli prima di consegnarli a nuova vita.
A causa delle nuove direttive europee e dell’andamento del mercato dei tessuti, in quanto i tessuti sono stati classificati come rifiuti speciali con un relativo aumento vertiginoso dei costi, tutto questo ha causato un crollo del mercato perché i grossisti non vogliono più la merce.
È una scelta che è costata molto alla Caritas ma purtroppo non c’era altra soluzione. Sarebbe stato un impegno notevole a livello burocratico, normativo ed economico.
Si sarebbe anche potuto optare per una convenzione con ogni comune per un cassonetto per la raccolta degli abiti ma anche questa soluzione è risultata.
Quella di Cremona è stata l’ultima diocesi che ancora raccoglieva gli abiti usati.
Anche nel territorio cremasco alcuni cassonetti gialli per la raccolta degli abiti usati sono stati eliminati per ragioni di decoro, come a Trescore Cremasco.
Qui l’amministrazione comunale ha deciso quindi di interrompere il servizio a malincuore perché questi cassonetti diventavano un pretesto per abbandonare ogni genere di rifiuto.
Diverse infatti sono state le segnalazioni di cittadini, in tutto il cremasco, che evidenziano situazioni di degrado nelle zone dei cassonetti dove sempre più spesso qualcuno toglie i vestiti dai cassonetti per prendere quelli migliori e poi abbandonare quelli che non interessanio a terra.