Crema, 19 agosto 2024
"Tu non finisci qui, ti cercherò ogni sera tra le stelle del cielo".
E' il saluto di Angela, zia preferita a Edoardo Erfini, il giovane pittore deceduto per un malore sabato scorso.
Una chiesa gremita, la parrocchiale di Ombriano, accoglie la bara di Edoardo, l'artista di 33 anni deceduto sabato l'altro. Qualcuno sta al di là delle porte, molti riempiono il grande tempio. La messa funebre scivola via, sulle parole del parroco don Gabriele, fino ad arrivare all'estremo, ultimo momento, quando sale sull'altare la zia preferita di Edoardo.
Parole dolci come il miele nei ricordi di un tempo recente; l'orgoglio e la delizia di aver ricevuto le sue confidenze, diviso gioie e dolori, consumato insieme tante ore che adesso sembrano perle preziose da custodire nel cuore. "Sei una farfalla e sopravvivi alle vicende, tristi, della vita", le parole cariche di commozione che la zia trattiene a stento. "Apro la porta per ascoltare le tue poesie, le tue canzoni. Nulla andrà perduto; sono momenti che rimarranno per sempre".
Il forte legame con nipote sgorga impetuoso dal ricordo della zia, scende nella chiesa, entra nei cuori dei presenti che ascoltano in silenzio e poi liberano un applauso che sale sull'altare e avvolge tutti.
Quindi il momento dell'addio per sempre, il più difficile, con la bara accarezzata con delicatezza dalla mamma, prostrata come non mai, dal papà, la nonna, la zia, Andrea, che vorrebbero mai lasciarla andare. Un turbinio di emozioni che stordiscono e lasciano stupiti, perché davvero, Edoardo è lì, ma non c'è più.