Rivolta d’Adda, 25 luglio 2024

(Gianluca Maestri) Una logistica in arrivo sul territorio rivoltano.

Sarà realizzata nell’ambito del piano integrato d’intervento individuato a nord della strada provinciale Rivoltana (l’ex Atc1), progettato dalla Domus Ing&Arch di Seriate per conto della società Ridadda srl di Ranica (Bergamo). L’area del piano misura 117.583,08 metri quadri complessivi, è compresa nel quadrante delimitato dalla Sp4, dalla Sp90 e dalle aree a monte della cascina Origgia e prevede l’insediamento della logistica su di una superficie lorda di pavimento massima di 67mila metri quadri e una superficie coperta massima di 47mila metri quadri. Chiesto e ottenuto dall’amministrazione comunale il recupero della cascina Origgia che verrà adibita a terziario. L’accesso sarà dalla Sp90 tramite bretella e rotatoria realizzate a carico del proponente il piano.

Nella sua ultima riunione il consiglio comunale ha adottato il PII della Ridadda con il voto favorevole della maggioranza di centrodestra e quello contrario della minoranza di RivoltiAmo. Non solo. Il parlamentino locale ha anche adottato, ancora con voto a maggioranza, un altro piano integrato d’intervento di carattere commerciale che riguarda un’area posta all’inizio di via Giulio Cesare per chi arriva dalla Sp90: presentato dall’immobiliare Melzi prevede a nord una media struttura di vendita di 2414 metri quadri e a sud un’altra media struttura di vendita più piccola e un edificio per servizi d’interesse pubblico. Come standard qualitativi porterà nelle casse comunali circa 220mila euro.

Tornando alla logistica, da questo insediamento arriveranno i 3,5 milioni di euro necessari all’amministrazione rivoltana per la ripresa e il completamento dei lavori della nuova scuola materna, fermi ormai da parecchio tempo per inadempienze della ditta abruzzese appaltatrice delle opere alla quale è stato revocato l’incarico.

“In realtà - precisa il sindaco Giovanni Sgroi - con questo piano integrato avremmo voluto finanziare l’acquisto dell’ex sede della Banca Popolare di Lodi, in via Battisti e la realizzazione di parte della gronda (la tangenzialina che dovrebbe liberare il centro abitato dall’eccesso di traffico) ma non avendo certezza del maxi-contributo statale per la costruzione della nuova scuola materna, che è stato assegnato al comune ma che non è mai arrivato, è a quest’opera che diamo la precedenza. Non è un mistero che io non condivida la nuova scuola materna voluta dalla precedente amministrazione, in particolare la sua ubicazione nell’area verde di via Galilei, ma con il mio gruppo ho ritenuto fosse doveroso portarla a termine”.

Il primo cittadino precisa inoltre come la parola cementificazione sia inopportuna in questo caso. “I due piani in questione - sottolinea - erano già individuati nel vigente piano di governo del territorio ed erano fermi da anni. Significa che noi non andiamo a consumare metri quadri in più di suolo. La precedente amministrazione, quando ha predisposto una variante al Pgt, avrebbe potuto cancellarli ma non l’ha fatto. Quello che invece noi abbiamo fatto è stato negoziare con gli operatori che si sono presentati pretendendo degli standard urbanistici, come sempre abbiamo fatto essendo questo un nostro punto fermo. Da ultimo - conclude - vorrei evidenziare il fatto che questi due insediamenti porteranno circa 150 posti di lavoro sul territorio rivoltano”.