Vailate, 04 settembre 2024

(Annalisa Andreini)  Ritorna la pizza a Vailate e... che pizza.

È stato inaugurato ieri sera, in grande stile, il nuovo locale Attilio pizzeria long drink, con il compito di riportare agli antichi splendori lo storico ristorante vailatese Il Toscano, chiuso a giugno 2023 dopo 38 anni di attività.

Nuova gestione dunque, nuovo menu, nuovo modo di pensare la pizza, ma con un’accortezza verso il paese: quasi tutto il personale è di Vailate.

Deus ex machina della rinnovata avventura culinaria di via Marconi due pizzaioli stellati, Attilio Cosentini e Veronica Manitta. Molto conosciuti nella Bassa bergamasca, ma anche nel cremasco, perché sono stati titolari, fino al 1° settembre, della pizzeria da asporto Attilio 3.0 di viale Ariosto a Treviglio, in cui la media quotidiana del delivery si aggirava sulle 350 ordinazioni. L’attività trevigliese nel tempo ha ricevuto molti riconoscimenti per la qualità delle materie prime e per gli impasti particolarmente leggeri.

Da ieri sera, nelle sale gremite per l’inaugurazione e con la presenza anche del sindaco Andrea Trevisan, si è aperta per la coppia una nuova sfida imprenditoriale. 

Il nuovo locale vailatese avrà una duplice veste: pizzeria con cento coperti e un ampio patio esterno, ma anche un corner per aperitivi e dopo cena. 

“Era molto tempo che volevo crescere professionalmente e realizzare un mio grande sogno - confida Attilio Cosentini. - Una realtà che andasse oltre il delivery e potesse dare ai miei tanti clienti la possibilità di mangiare la pizza sul posto, come loro stessi mi chiedevano. Rimane comunque valido ancora l’asporto, anche fuori Vailate. E la pizza arriverà a casa sempre calda e fragrante, grazie all’utilizzo di fornetti riscaldati.

Qual è la sua idea di pizza? 

“Per me è molto importante non solo la parte della lievitazione ma anche quella della fermentazione, che pochi invece considerano. Poi fondamentali sono le materie prime e gli ingredienti, che provengono tutte da Napoli e i macchinari, che mantengono la temperatura controllata. E infine, naturalmente, la scelta delle farine, tutte selezionate con cura”. 

Quali sono le sue proposte? 

“Tutte le specialità di Attilio 3.0: le tradizionali pizze napoletane con due tipologie di impasto (farina macinata a pietra di tipo 1 e 2 e lievito madre) e 30 ore di lievitazione e fermentazione e poi la cosiddetta Scrokkia contemporanea. Scrokkiami è un marchio registrato e la nostra specialità, una pala romana con 72 ore di lievitazione, nella versione tradizionale (con farina di tipo 2 e l’aggiunta di cereali) e nella versione più leggera con riso venere integrale". 

La Napoli contemporanea è senza dubbio il loro fiore all’occhiello con impasto morbido e tanto di cornicione pronunciato, certamente non semplice da trovare in zona. 

Il vostro segreto? 

“Il continuo aggiornamento - ha specificato Cosentini. - Partecipiamo continuamente a corsi di formazioni e fiere per imparare le tecniche più moderne e innovative”. 

Altre due particolarità: la Sushipizza su impasto napoletano (altro marchio registrato e unico nella provincia) e il Padellino, cotto in piccole teglie.

Dunque un percorso di sapori a cavallo tra tradizione e innovazione, che non può non terminare con qualche dolcezza stellata: i dessert sono della nota pasticceria La Primula di Treviglio.