
Soncino, 15 febbraio 2024
(Gianluca Maestri) Hanno ricominciato a funzionare lunedì alle 18,30 i Matéi, gli automi che colpiscono con un martello le due campane della piazza Del Comune scandendo le ore ed i quarti d’ora dei soncinesi. Erano fermi da vent’anni. Suoneranno soltanto di giorno per non creare fastidi.
Del restauro e della riattivazione del meccanismo che li controlla si parlerà domani, alle 20,45, nella sala-conferenze dell’ex filanda con gli Amici della Rocca, artefici della rinascita di questo simbolo del borgo e anche di tante altre iniziative che verranno approfondite nel corso della serata, allietata dalle voci dei cantori della corale San Bernardino. Tutta la cittadinanza è invitata”.
“Per noi -spiega nel video promozionale della serata Mauro Belviolandi, presidente degli Amici della Rocca (130 tesserati)- il 2024 sarà la degna prosecuzione di un grande 2023. Dopo il restauro dei Matéi un altro obiettivo è il restauro del quadrante zodiacale dell’orologio sottostante, progetto al quale ha aderito anche il Lions Club Soncino guidata da Adriano Corradini. Vorremmo puntare al massimo possibile secondo il clichè veneziano, cioè rivestire le formelle con lamine d’oro e ricoprire il resto con un manto blu stellato. Non sappiamo se quest’idea sarà approvata dalla Soprintendenza ma in ogni caso contiamo di fare almeno un restauro conservativo”.
Nei prossimi mesi gli Amici della Rocca consegneranno al comune l’hard disk contenente la digitalizzazione dell’intero archivio storico soncinese che sarà reso fruibile dalla cittadinanza. Proseguiranno le ricerche sul dialetto soncinese così come le uscite mensili per la pulizia dei percorsi turistici. Il rinato gruppo di restauro farà un ripasso manutentivo sui portoni della rocca e della chiesa di Santa Maria delle Grazie ma soprattutto, per la prima volta, si occuperà del restauro dei portoni della pieve.
“Infine -conclude Belviolandi- il nostro più grosso impegno sarà quello di affrontare ai massimi livelli di competenza la valutazione della sicurezza statica della rocca sforzesca. In collaborazione con il nostro socio, l’ingegner Stefano Cademartori ed in collaborazione con il comune, stiamo studiando la possibilità di finanziare un’analisi statica e dinamica di primo livello cominciando dalla torre cilindrica che verrà condotta da una spin off dell’università di Bergamo composta da docenti e da specialisti di primissimo ordine fra cui lo stesso ingegner Cademartori