Crema News - Fatta chiarezza sul nuovo asilo

Rivolta d'Adda, 01 luglio 2022

“Ora basta con il continuo processo al passato: prestiamo massima attenzione all’oggi”.

Così Elisabetta Nava, capogruppo della minoranza consiliare di “RivoltiAmo” sulla vicenda della costruzione della nuova scuola materna, iniziata quando “RivoltiAmo” stessa amministrava il comune. Secondo la Nava il consiglio comunale aperto che si è tenuto lunedì sera è stato l’occasione: “Per fare chiarezza rispetto alla complessa vicenda legata alla costruzione della scuola dell’infanzia, soprattutto rispetto a due aspetti: la volontà di portare a compimento il progetto da parte dell’attuale amministrazione e la bontà del lavoro svolto da parte di Rivoltiamo, che ha ottenuto il finanziamento (un contributo ministeriale da oltre 3 milioni di euro sui 4 di costo complessivo) e dato avvio ai lavori”.

Il maxi-contributo non è ancora stato versato, per problemi burocratici ma la Nava è convinta che i soldi arriveranno. “Innanzitutto – dice, - abbiamo rispettato con precisione e attenzione le tempistiche che regolavano la partenza del cantiere, dettate dal Ministero. Inoltre, il decreto del 2015 da cui derivano i contributi prevede l’erogazione di fondi per immobili pubblici destinati a istituzioni scolastiche appartenenti al sistema educativo di istruzione e formazione nazionale. All’interno di questi ci sono anche le scuole paritarie (come la materna rivoltana): ciò che conta quindi è che l’immobile in costruzione sia pubblico, e non necessariamente l’istituto formativo che opererà al suo interno”. Né preoccupa il gruppo di minoranza, in relazione alla concessione del contributo ministeriale, il fatto che non sia stato intrapreso prima un percorso di statalizzazione. Preoccupa invece la Nava e RivoltiAmo, per via di possibili ulteriori ritardi determinati da un possibile ricorso in tribunale, la rescissione, annunciata lunedì sera dal sindaco Giovanni Sgroi, del contratto con la ditta costruttrice, l’impresa edile abruzzese Marcozzi Costruzioni, congedata per colpa del notevole ritardo (289 giorni) che ha accumulato, 


Nella foto, il cantiere del nuovo asilo