Cremasco, 28 Settembre 2023
(Valentina Ricciuti) Italia Chef ha vinto l'appalto per la gestione del servizio mensa per i prossimi tre anni dei comuni di Capergnanica, Formigara, Madignano, Ripalta Arpina, Ripalta Cremasca e Trigolo. A condurre la gara unica di affidamento Consorzio informatica territorio.
"Dal punto di vista economico è stato vantaggioso fare una procedura unica su più comuni anziché singolarmente - commenta il sindaco di Ripalta Cremasca Aries Bonazza - poiché l'azienda ha potuto fare un'offerta su grandi numeri con un buon margine di sconto. A Ripalta forniranno un centinaio di pasti il giorno (oltre 68mila in tre anni) tra alunni, insegnanti e personale e una ventina al giorno per i nostri anziani. La società vincitrice ha avanzato un'offerta molto competitiva con il 10-12% di costo in meno rispetto a ciò che spendevano in passato; passeremo così da 4,5 euro a pasto a un importo sotto i 4 euro. La procedura è stata un po' più lunga del previsto e inizialmente avevamo chiesto a Sodexo di continuare la fornitura e coprire le settimane fino all'insediamento della nuova azienda ma ci avevano proposto 3 euro in più a pasto (da 4.5 euro a 7.5 euro) e per noi è stato irricevibile. Così siamo riusciti a cominciare l'anno scolastico con il nuovo fornitore anche grazie all'Ats Val Padana che ha approvato la composizione nutrizionale dei menù nei tempi utili. Come amministrazione siamo molto soddisfatti".
Sul piano economico, l'offerta aggiudicataria ha un valore complessivo di 1.163.822 euro ed è stata calcolata sulla base dei 300mila pasti totali serviti nello scorso triennio nei comuni interessati. Questi i costi a pasto in base alla delibera di aggiudicazione: Capergnanica 4,1€ (70020 pasti); Ripalta Arpina 3,91€ (14.190 pasti); Ripalta Cremasca 3,87€ (68.550 pasti); Madignano 3,63€ (67.440 pasti); Formigara 4,51€ (13.470 pasti); Trigolo 4€ (62.730 pasti).
Le aziende che forniscono servizi di ristorazione collettiva stilano due menù stagionali che devono essere validati dall'Ats Val Padana e devono rientrare nelle linee guida. Tra i requisiti richiesti, oltre alle grammature conformi con le linee guida della ristorazione scolastica, c’è la variabilità del menù stagionale su almeno 4 settimane, la presenza di almeno una porzione di verdura di stagione cotta o cruda a ogni pasto e almeno una porzione di frutta di stagione il giorno (anticipata come spuntino di metà mattina nelle scuole dell’infanzia). Inoltre, frutta e verdura di stagione devono essere di almeno 3-4 diverse tipologie alla settimana mentre le patate possono essere proposte massimo una volta a settimana sempre accompagnate da altra verdura. Per quanto riguarda le tipologie di cereali queste devono ruotare almeno 4 volte al mese (avena, grano, riso, orzo, farro, farina di mais, miglio, grano saraceno). Pesce e legumi almeno una volta a settimana. I piatti a base di carne rossa e uova non oltre 2 volte al mese. Formaggi non oltre 3 volte al mese. Per i condimenti deve essere utilizzato esclusivamente olio evo e sale iodato in modica quantità.