Crema, 03 marzo 2024

(Annalisa Andreini) Ode al miele nel convivio dedicato all’apicoltura nomade biologica organizzato dal Club Lions Serenissima di Crema giovedì sera all’Agriturismo Cascina Loghetto. La presidente Lodovica Benelli ha dato il benvenuto ai vari club della città e del territorio e alla officer distrettuale Alessandra Donelli. Focus di confronto, il tema di studio nazionale Lions Salviamo le api e la biodiversità. Due relatori d’eccezione per sensibilizzare e informare su un argomento di grande attualità: Filippo Frasson ed Elisa Trevisan, entrambi agronomi e apicoltori. Frasson, titolare dell’unica apicultura biologica cittadina, ha esposto una panoramica dell’ apicoltura italiana con tutte le problematiche collegate ai cambiamenti climatici sottolineando come, a differenza dell’apicoltura convenzionale, non utilizza farmaci e una volta l’anno, in assenza di covata, riesce a pulire l’alveare dopo aver “imprigionato” le api regine.

Altro aspetto importante: "Noi apicoltori- ha continuato Frasson - siamo una categoria che deve convivere in un territorio molto inquinato e quindi ho deciso di trasferire il 90 % delle mie api sull’Appennino piacentino in modo da evitare polveri sottili e altri inquinanti. Pratico un’apicoltura nomade, non stanziale e le mie api quindi non sono mai in un posto fisso ma girano per tutta l’Italia. Il grande problema della Pianura Padana è l’avanzare della monocultura agricola mentre il microclima dell’Appenino giova anche della presenza del mare e del grecale regalando, ad esempio, un millefiori con alcuni profumi tipici. Questo ci fa capire l’influenza positiva della biodiversità". In collaborazione con l’altra ospite apicoltrice sta portando avanti un progetto di sinergia molto bello in cui Frasson proporrà anche a Crema alcuni mieli sardi e, per gli apicoltori, la disponibilità delle api regine da marzo. 

Anche il menu proposto dalla Chef Anna Maria Mariani e da sua figlia Elisa era perfettamente in armonia con il tema di riflessione e con l’utilizzo dei mieli bio del territorio: dopo il tradizionale Salva con le tighe sono stati serviti formaggio fuso con miele di acacia bio e un risotto Carnaroli con taleggio di malga e pere caramellate in miele di ailanto, una particolarità.

Dulcis in fundo, una deliziosa panna cotta alla vaniglia, con crumble di frutta secca, profumata al miele di castagno, ha concluso in bellezza una serata dedicata al prezioso mondo della natura.