Crema News - Palazzo Pignano - Spara alla nutria Il sindaco Giovanni Dossena e una nutria

Palazzo Pignano, 10 dicembre 2024

(Valentina Ricciuti) Più comuni del cremasco saranno impegnati nel piano provinciale di eradicazione della nutria.

La provincia di Cremona, pochi giorni fa, ha infatti rilasciato ai comuni di Palazzo Pignano, Montodine, Pieranica, Ricengo, Gombito, Cumignano sul Naviglio, Casaletto Vaprio e Casaletto Ceredano, l’autorizzazione richiesta per i rispettivi cacciatori residenti, per l’attività di contenimento delle specie invasive tramite arma da sparo anche al di fuori del periodo di caccia. Negli ultimi tre anni, nella provincia di Cremona, sono state circa 70mila le soppressioni di cui circa 23mila nel 2023.

Spiega il sindaco di Palazzo Pignano Giuseppe Dossena: “Ci stiamo attenendo alle disposizioni provinciali. I danni apportati dalle nutrie ai canali d’irrigazione e alle coltivazioni sono ingenti. Anche la stabilità di molti alberi sulle sponde dei nostri fossi è messa fortemente a rischio. Senza contare i rischi in termini di sicurezza stradale. Il numero di investimenti, con il conseguente rischio incidenti, è sotto gli occhi di tutti".

Gli operatori autorizzati sono muniti di porto d'armi per la caccia in corso di validità e regolare copertura assicurativa per infortuni e responsabilità civile verso terzi e hanno partecipato al corso di formazione necessario al rilascio dell’autorizzazione provinciale. Cita il regolamento che la caccia alla nutria potrà avvenire solo in ambito rurale con l’ausilio di fucili da caccia ad anima liscia, caricati con munizione spezzata oppure con l’ausilio di apposite trappole per la cattura e la successiva soppressione con arma ad aria compressa. Durante le battute di caccia dovrà essere indossato un apposito gilet ad alta visibilità.

Continua il primo cittadino di Palazzo Pignano: “I cacciatori dovranno agire tenendosi a distanza di sicurezza da abitazione ed edifici e segnalarci preventivamente i giorni di attività nonché il numero dei capi abbattuti". Questi potranno essere sotterrati direttamente nei campi con un massimo di dieci al giorno per ogni ettaro. In caso di numero maggiore, sarà necessario coordinarsi con Aprica per raccogliere i capi uccisi e conferirli all’inceneritore". 

Viene da chiedersi però se il problema dei danni dovuti alle nutrie verrà mai risolto in questo modo. Da anni si spendono risorse per finanziare i cacciatori e da anni il problema continua a persistere, anzi, il numero delle nutrie si è moltiplicato. Una manovra più duratura sarebbe quella di sterilizzare la popolazione maschile, un rimedio più efficace, meno pericoloso e cruento che sparare a questi animali.