Dal territorio, 26 giugno 2024
Andrà a Caravaggio a piedi?
“Ci sono già andato”
E’ la risposta, spiritosa, di Andrea Virgilio, neo sindaco di Cremona, eletto con uno scarto di 192 voti (su 13mila, +0.74%) che già da ieri mattina è al lavoro nel suo nuovo incarico.
Sindaco, ha finalmente dormito bene?
“Per la verità ho fatto un riposino anche prima dello spoglio. Il sonno non mi è mai mancato”
“Ha già in mente la nuova giunta?
“No, dobbiamo fare qualche riunione per esaminare le alleanze e i gruppi che hanno contribuito alla mia affermazione. Nei primi giorni della prossima settimana convocheremo il primo consiglio comunale, che sarà dopo il 10 luglio e in quella sede riveleremo i nomi di vice sindaco e assessori”.
Ci saranno più conferme che sorprese’
“Ritengo che chi ha già lavorato per dieci anni può anche fare un passo indietro. Ci saranno novità e rinnovamento”.
Quali sono le sue priorità?
“Be’ ci sono da portare a casa 50 milioni di euro del Pnrr per ridisegnare parte della città. Un contributo importantissimo per Cremona futura”.
Il rapporto con le periferie?
“Difficile. Abbiamo notato che dove abbiamo fatto investimenti anche importanti abbiamo rimediato legnate, nel senso che elettoralmente non siamo stati premiati. Ritengo che la periferia non viva la città. E’ necessario studiare approcci diversi, siamo di fronte a un altro mondo, il tema è ben più profondo e complesso, da visitare per capire perché queste zone non vivano la comunità della città. Comunque ci proveremo”.
Portesani ha detto che avete pareggiato…
“Come l’Italia con la Croazia. Pareggio, ma l’Italia va avanti e anch’io proseguo”.
Come sarà il rapporto con Portesani e l’opposizione?
“Devo dire che in campagna elettorale a volte il contrasto è stato anche aspro. Tuttavia Portesani è persona gentile. Mi ha chiamato prima dello scrutinio e poi, a conteggio finale, mi ha richiamato per farmi i complimenti. In consiglio ascolteremo quel che avranno da dire”.
La chiave della vittoria elettorale sta nei numeri. Virgilio dal primo turno al ballottaggio, a fronte di un quinto di elettori che non si sono ripresentati al seggio (circa 47% al ballottaggio contro il 60% del primo turno) ha perso circa 400 voti, mentre Portesani, che al primo turno era davanti di 400 voti, ne ha persi mille per strada.