Crema, 14 giugno 2022

E alla fine è ballottaggio. I due duellanti, come da pronostico, vanno ai tempi supplementari, anche se le percentuali della vigilia sono state sovvertite abbondantemente per quanto riguarda Fabio Bergamaschi, candidato del centro sinistra, che a lungo ha cullato il sogno di far saltare il banco, passando al primo turno. In effetti per lungo tempo Bergamaschi è stato a un passo dalla vittoria per Ko. Nelle prime sezioni scrutinate la sua percentuale era vicinissima alla soglia magica tanto che alla fine ha sfiorato il sogno fermandosi al 48.77%

Previsione rispettata per lo sfidante Maurizio Borghetti, candidato del cento destra unito, arrivato intorno al 37.39%. A lui serve un miracolo per una rimonta tambureggiante che lo porti a vincere. Molto dipenderà dai partiti che lo sostengono, soprattutto Forza Italia, autrice di una campagna elettorale fantasma che ha portato ben poca acqua al mulino del candidato Borghetti.

Più o meno male gli altri quattro candidati, dove si prevedeva una forbice elettorale del 20%. Si sono fermati al 14%.

Clamorosa la debacle del grillino Manuel Draghetti, fermo al 4.15% che vede la sua permanenza in consiglio sfumata per pochi decimi di punto. Cinque anni fa il Movimento cinque stelle sbagliò il candidato sindaco, passando dal 20% attribuito al Movimento a uno sconfortante 8.1% che portò in consiglio solo un eletto. Draghetti ha impostato tutta la sua campagna contro Bergamaschi e la Bonaldi e forse questo può aver infastidito più di un elettore. Ma molto ha contato anche l'aspetto nazionale del Movinmento, molto lontano da quello che quattro anni fa sbaragliò il campo nelle elezioni nazionali. Certo non si pensava di andare sotto il risultato di cinque anni fa e invece…

Può essere contento Simone Beretta, candidato sindaco di sé stesso, un uomo solo al comando, autore di una campagna elettorale tambureggiante che lo ha visto partire da un misero 3% e raddoppiare i voti. Forse dalle sue parti si sperava addirittura di passare il 7%, ma con lo squalo Bergamaschi anche lui non ha potuto molto. Tuttavia può essere soddisfatto perché può fare la differenza, grazie al 5.04% guadagnato. Troppo sotto tono la campagna elettorale di Paolo Losco, Sinistra unita, che si ferma la 3.63% e non sarà rappresentato in consiglio comunale. Una sconfitta bruciante che può essere mitigata solo dal fatto che il suo poco più del 3% può aiutare Bergamaschi a vincere.

Per quasi nulla incisivo Oronzo Santamato, arrivato troppo tardi alla candidatura a sindaco. Arriva allo 1.02%, troppo poco per incidere e anche per essere ricordato.

Per la statistica segnaliamo che nelle 38 sedi di voto Bergamaschi ha ottenuto la maggioranza assoluta nella sezione n.13 di via Dogali (51.34%), nella 25 di via Treviglio (50.97%); nella 28 di via del Battaglio (51.15%); nella 30 ancora in via Battaglio (50.15%).

Borghetti ha prevalso su Bergamaschi nella sezione n.1 di piazza Moro, dove ha ottenuto il 45.99% dei voti.

Nulla la presenza del comune, che non ha fornito i risultati in tempo reale, riuscendo a dare i voti di sole tre sezioni dopo le 20: un servizio inqualificabile fornito alla cittadinanza.

Alla fine hanno votato in 15.036 elettori con 278 schede nulle e 238 bianche.


Nelle foto, Bergamaschi e Borghetti