Crema News - Chi non è contro di noi, è con noi

cremasco, 29 settembre 2024

XXVI ordinaria B

 La Parola: ​​Num 11,25-29  Sal 18  Giac 5,1-6 Mc 9,38-43.45.47-48

 Dal Vangelo secondo Marco ​​Mc 9,38-43.45.47-48

 In quel tempo, Giovanni disse a Gesù: «Maestro, abbiamo visto uno che scacciava demòni nel tuo nome e volevamo impedirglielo, perché non ci seguiva». Ma Gesù disse: «Non glielo impedite, perché non c’è nessuno che faccia un miracolo nel mio nome e subito possa parlare male di me: chi non è contro di noi è per noi. Chiunque infatti vi darà da bere un bicchiere d’acqua nel mio nome perché siete di Cristo, in verità io vi dico, non perderà la sua ricompensa. Chi scandalizzerà uno solo di questi piccoli che credono in me, è molto meglio per lui che gli venga messa al collo una macina da mulino e sia gettato nel mare. Se la tua mano ti è motivo di scandalo, tagliala: è meglio per te entrare nella vita con una mano sola, anziché con le due mani andare nella Geènna, nel fuoco inestinguibile. E se il tuo piede ti è motivo di scandalo, taglialo: è meglio per te entrare nella vita con un piede solo, anziché con i due piedi essere gettato nella Geènna. E se il tuo occhio ti è motivo di scandalo, gettalo via: è meglio per te entrare nel regno di Dio con un occhio solo, anziché con due occhi essere gettato nella Geènna, dove il loro verme non muore e il fuoco non si estingue».

Parola del Signore.

 

(Don Natale Grassi Scalvini) Di fronte alle guerre che stiamo vivendo in questi tempi, anche se per fortuna non direttamente sulla nostra pelle, scopriamo nostro malgrado che tutti, ma proprio tutti, sia noi gente normale come anche gli illuminati che pontificano dalle televisione e sui mezzi di comunicazione, ci siamo più o meno schierati dall’una o dall’altra parte. Anche quando diciamo di volere solo una pace giusta in realtà usiamo due pesi e due misure a seconda delle parti in guerra, dando il patentino della ragione o del torto secondo i nostri convincimenti, tra l’altro non sempre coerenti. 

Anche Gesù oggi sembra cadere nell’atteggiamento sbagliato dei due pesi e delle due misure. Infatti mentre sembra molto aperto e accondiscendente verso chi non lo segue da vicino purché faccia del bene, giungendo a dire che basta anche offrire un bicchiere d’acqua per partecipare alla ricompensa promessa a chi si impegna per la crescita del regno di Dio, dall’altra parte si mostra tremendamente esigente con chi vuole entrare nel suo regno e non è sempre libero dal peccato e addirittura anche solo dalle cattive intenzioni. Ma subito tutti noi, come tutti i cristiani che ci hanno preceduto nei secoli scorsi, a parte qualche esaltato o disturbato nella mente, comprendiamo che le esagerazioni del Maestro non sono da prendere alla lettera. 

Credo che Gesù sia così forte e davvero esagerato, suggerendo gesti di autolesionismo sicuramente da evitare, perché ci conosce bene e sa che noi facciamo presto ad accontentarci dell’aurea mediocrità. Infatti pur essendo convinti nel cuore e nella mente che Lui, il suo vangelo, il regno di Dio sono davvero l’unica cosa importante della nostra vita poi concretamente viviamo spesso proprio con i piedi in due scarpe, o le mani che si lavano l’un l’altra e un occhio a destra e uno a sinistra, secondo le convenienze, pur di mantenerci stretti i nostri interessi personali.

Capite subito tutti che proprio questi comportamenti quotidiani possono facilmente diventare anche le cause dei grandi conflitti tra popoli quando si lasciano andare a certi modi di fare i responsabili delle nazioni e degli organismi internazionali. Se non possiamo certo andare a cambiare l’animo e le opere dei grandi della terra, cerchiamo almeno di non alimentare questo stile di vita dal basso, sforzandoci di cambiare almeno un po’ le nostre abitudini di vita sociale e di rapporto con le persone. Come ci sentiamo impegnati a fare del bene al creato cercando di limitare lo spreco delle risorse, a non sporcare con rifiuti questo nostro bel mondo sentendoci cooperatori dell’opera creatrice di Dio, così cerchiamo anche di mantenere uno stile di comportamento sempre alla ricerca del bene degli altri. Più che tagliare mani o piedi credo che il Signore ci inviti espressamente a servirci piuttosto delle membra del nostro corpo per fare del bene, per costruire la pace, per aiutare concretamente chi ha bisogno di una mano o anche solo di un buon consiglio e di un sostegno per la vita di ogni giorno.

Non lasciamoci bloccare dalla paura di sbagliare o di non fare abbastanza bene e di meritarci cosi dei castighi, piuttosto viviamo ogni giorno nella ricerca concreta del bene da fare a tutti come segno della nostra partecipazione alla costruzione del Regno. Approfittiamo di tutte le ricchezze tecnologiche e di comunicazione della nostra società per sentirci davvero parte di un mondo interconnesso dove anche le nostre semplici azioni quotidiane possono fare la differenza e aiutare la crescita e lo sviluppo dell’intera società umana. Non dobbiamo mai dimenticare che per noi il compito non è solo di entrare nel regno di Dio, ma anche e soprattutto quello di cominciare a costruirlo già su questa terra, assumendo il dovere primario e principale di rendere questo mondo più giusto e fraterno, secondo il progetto eterno di Dio.