
Spino d'Adda, 05 agosto 2022
Storia curiosa, quella di un 27enne romeno arrestato ieri pomeriggio dai carabinieri mentre stava passando in auto sul ponte di Spino d'Adda.
Una gazzella dei carabinieri ha controllato i documenti di due persone a bordo di un'auto. Il conducente, 27 anni, ha dichiarato che stava andando a Ravenna a trovare dei parenti. I militari hanno controllato la patente romena che l'uomo ha mostrato e l'Afis ha dato il suo responso: ricercato perché ha una condanna da scontare. Così lo straniero è stato portato prima in caserma a Crema e poi in galera a Ca' del Ferro, dove sconterà tre mesi e quattro giorni, condanna diventata esecutiva nel lontano 2010 e che il soggetto arrestato aveva scontato solo in parte per poi diventare uccel di bosco per ben 12 anni.
La storia di questo soggetto è costellata di denunce e arresti, oltre una ventina, comminati in poco tempo e alla verdissima età di 15 anni. L'ultimo furto gli era stato fatale. Con un complice aveva rubato un cellulare alla stazione di S. Maria Novella a Firenze, il proprietario se ne era accorto e lo aveva fatto prendere dai carabinieri. In tribunale, nel 2008 il giudice lo aveva condanna a otto mesi di reclusione senza sospendere la pena perché il ragazzo aveva già esaurito tutte le sospensioni possibili. L'avvocato del giovane aveva avanzato appello e il secondo giudice, nel settembre del 2009, aveva ridotto la pena a sei mesi, condanna diventata irrevocabile nel 2010. Nel frattempo il ragazzo aveva scontato quasi tre mesi di prigione e poi era fuggito senza più lasciare tracce. Era tornato in Romania dove aveva conseguito la patente e poi aveva deciso di rientrare in Italia, forse dimenticando la pendenza. E ieri i carabinieri di Crema gliel'hanno ricordata.
La foto è esemplificativa