Crema, 29 ottobre 2021
Assoluzione per Alessandro Pasini, che torna libero. Il giudice Elisa Bombelli ha letto la sentenza intorno alle 12.30. Secondo il suo giudizio, Alessandro Pasini non ha ucciso SAbrina, all'alba di Ferragosto dello scorso anno. Il magistrato ha condannato Pasini a sei anni di reclusione per la distruzione del cadavere, ma ha anche ordinato la sua scarcerazione immediata.
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Niente prove che Pasini abbia ucciso Sabrina Beccalli, alle prime ore dell'alba di Ferragosto e quindi, l'uomo in galera da oltre 14 mesi va assolto. Questa la motivazione principe del giudice Elisa Bombelli, letta questa mattina in aula a Cremona, intorno alle 12.30. L'ultima udienza del processo che aveva come imputato Alessandro Pasini si è aperta alle 9.30,, con le repliche del Pm Lisa Saccaro e gli ultimi appelli della difesa, rappresentata dagli avvocati Paolo Sperolini e Stefania Amato e della parte civile, del legale Antonino Andronico. Poi, la camera di consiglio del giudice unico, si tratta di un processo col rito abbreviato che dà la possibilità di riduzione della pena, qualora ci sia colpevolezza. Il Pm aveva chiesto al giudice una condanna a 42 anni di galera, 30 per l'omicidio e 12 per gli altri reati, ridotta per il rito a 28 anni per lo sconto di pena. Infine, la lettura della sentenza che cancella l'ombra dell'omicidio, afferma che non ci sono prove per condannare l'imputato per assassinio ma solo per la distruzione del cadavere, reato per il quale Pasini è reo confesso. E per questo reato il cremasco viene condannato a sei anni di reclusione. E per effetto della sentenza, Alessandro Pasini torna a essere un uomo libero.
Attesa per la lettura del dispositivo e probabile ricorso in appello da parte del Pm.
Perché Pasini viene subito scarcerato? L'uomo era stato incarcerato con l'accusa di omicidio volontario. La sentenza lo assolve da questo reato e quindi decade la detenzione. E la condanna a sei anni di reclusione? Il giudice ha deciso che Pasini deve essere condannato per distruzione di cadavere e incendio (dell'auto di Sabrina) pericoloso per l'incolumità pubblica. Per questo lo condanna a nove anni di reclusione, ridotti a sei per il rito abbreviato. E perché non va in carcere? Perché le porte della galera si apriranno solo quando la sentenza diventerà definitiva, quindi a deposito della stessa, presumibilmente prima di Natale. Ma se la sentenza verrà impugnata, come prevedibile, dai suoi avvocati che chiederanno il giudizio d'appello, Pasini resterà fuori di galera. Inoltre, in questo caso, non c'è carcerazione preventiva (come per l'accusa di omicidio) perché il giudice ha ritenuto che il delitto non possa essere reiterato (il cadavere e l'auto non ci sono più), non ci sia pericolo di fuga e neppure di inquinamento delle prove.
Nella foto, Alessandro Pasini