Offanengo, 15 novembre 2024

(Gianluca Maestri) Un’offanenghese alla Scala di Milano.

È Giada Romanenghi, diciannovenne musicista di ottavino ammessa all’Accademia del più prestigioso teatro d’Italia, e fra i più importanti al mondo, che da gennaio diventerà per lei come una seconda casa. È lì che frequenterà un master biennale nel quale avrà la possibilità di suonare in teatro, partecipare a delle tournée e assistere a lezioni tenute dalle prime parti dell’orchestra. Roba non da poco e soprattutto roba per pochi, i più bravi. 

“Ho fatto l’audizione - racconta Giada- lunedì scorso. Eravamo in cinquanta, qualcuno proveniente anche dall’estero. Posti a disposizione erano tre, due per flauto e uno per ottavino. Io ho vinto quello per ottavino. Comincerò con il nuovo anno”. 

Per Giada si è avverato un sogno. Ne ha un altro, che è quello di diventare un giorno componente di una grande orchestra. C’è tempo ma la strada affinché anche questo sogno si avveri è quella giusta, anche perché talento, passione e dedizione non fanno difetto in questa ragazza con la musica nel sangue, figlia e sorella d’arte. Già vincitrice di diversi concorsi musicali, la Romanenghi nel luglio scorso si è diplomata al liceo musicale di Darfo Boario e contemporaneamente si è laureata in flauto al conservatorio, ancora di Darfo Boario (sede staccata di Brescia) con il massimo dei voti. 

Contestualmente all’esperienza alla Scala Giada continuerà gli studi. Al conservatorio di Brescia, in flauto, all’istituto Folcioni di Crema per il corso di alto perfezionamento in ottavino con Francesco Guggiola e a Salsomaggiore per un altro corso di alto perfezionamento in ottavino con Marco Zoni. E poi continuerà a suonare nella banda musicale di Fontanella.