Crema News - Ludoteca in crisi

Vailate, 06 ottobre 2020


Vailate non deve perdere un servizio di qualità e le sue due titolari non vanno abbandonate. È quello che pensano alcune delle mamme utenti della ludoteca “Baby Shuttle” di via Manzoni, una delle tante attività imprenditoriali “vittime” della pandemia, che hanno lanciato una raccolta di firme per chiedere al Comune di intervenire in qualche modo. Si può sottoscrivere la petizione fino a metà mese recandosi alla pasticceria “La dolce vita” di via Dante. Aperta quattro anni fa dall’agnadellese Sara Marzagalli e dalla cremonese Bianca Pisani presso i locali di una porzione (anche esterna) dell’ex convento delle Servite, di proprietà della Società Umanitaria di Milano, nei quali si trova tuttora, la ludoteca ha fin da subito fatto centro, sia come luogo di svago per i più piccini (con giochi liberi, laboratori e corsi) sia come sede per feste di compleanno o, a volte, post-sacramenti (comunioni e battesimi). Alto gradimento dunque, anche da fuori paese, fino a quando il coronavirus ed il conseguente lockdown non ne hanno determinato la chiusura a partire dal 21 febbraio scorso. “Abbiamo riaperto –spiega Bianca Pisani- il 15 giugno con il centro estivo per 15 bambini ma con l’inizio delle scuole abbiamo richiuso perché, oltre al numero limitato di bambini da poter tenere contemporaneamente in struttura le uscite scaglionate dalla scuola materna ci mettono in difficoltà nell’organizzare attività”. E così, adesso, la ludoteca è in stand by. Le mamme non ci stanno e si sono mobilitate. Nel frattempo la Marzagalli e la Pisani potrebbero usufruire degli aiuti economici contenuti in un bando che il Comune sta per pubblicare, destinato alle attività penalizzate dalla pandemia ma sarebbe una soluzione-tampone. “Il problema –precisa Sara Marzagalli- non è tanto di saldare le spese arretrate ma di sostenere quelle che avremo da qui in avanti. Fra affitto e mutuo acceso per l’acquisto di attrezzature abbiamo circa 2.000 euro al mese di spese. Teniamo a precisare che la raccolta di firme non è un’iniziativa nostra ma di alcuni genitori, della quale noi siamo venute a conoscenza. Ovvio che questo ci faccia fa piacere perché significa che siamo apprezzate”. 


Nella foto, le due titolari