Crema, 23 maggio 2023
Nei giorni scorsi in video conferenza, la premiazione del concorso Wool4School, quinta edizione per l’Italia, della manifestazione gestita da Woolmark (Italy), per promuovere la crescita di nuovi designer, con l’obiettivo di avvicinare i giovani al mondo della lana merino, secondo un utilizzo innovativo. Si tratta di un contest annuale, di fashion e design per giovani stilisti emergenti, che vogliono mettersi alla prova, aperto a tutti gli studenti delle scuole secondarie superiori in Italia, ma anche Australia e Regno Unito.
Vittoria per l’indirizzo moda della sede Fortunato Marazzi di via Inzoli, per la categoria quarto e quinto anno: in particolare, per gli studenti Cosimo Emanuel Lorenti per il quarto anno, e Vanessa Livraghi Persico per il quinto anno. Dall’organizzazione previsti per ogni primo classificato di categoria, quale premi finali, un trofeo e un viaggio nel distretto tessile di Biella, con esperienza formativa presso due eccellenze italiane del settore tessile, oltre all’abbonamento ad un magazine di settore.
Il tema del progetto richiesto quest’anno, partiva dalla considerazione della jam session, una riunione di musicisti di jazz che, senza arrangiamenti o orchestrazioni preventive, si avvicendano in improvvisazioni sulle armonie di un tema prestabilito. Ai partecipanti al contest è stato chiesto di realizzare un outfit comprendente un massimo di quattro capi, dei quali almeno il 70% di lana merino. Allo stesso tempo, gli organizzatori hanno stimolato negli studenti partecipanti, l’individuazione di nuovi modi di utilizzo della lana merino, in maniera da “farla suonare con altre fibre, sempre della stessa vocazione naturale e di rispetto dell’ecosistema, in modo da realizzare un outfit finale unico”, dice la docente referente Francesca Pollutri. “L’opportunità di poter concorrere in contest come questi, confrontandosi con altre realtà scolastiche nazionali e internazionali, portando in due delle tre categorie riservate alle scuole superiori due studenti – conclude la docente della sede associata dello Sraffa – per tutti noi è motivo di grande orgoglio e soddisfazione”.
Nela foto, la videoconferenza