Crema, 11 febbraio 2024
Casa danneggiata da alcuni rami caduti? C'è l'assicurazione, ma non per tutti.
E' il singolare caso di alcune famiglie proprietarie di case limitrofe al colatore Cresmiero che passa a fregio di via Viviani, ma potrebbe esserlo anche di altre abitazioni che sorgono troppo vicine ai corsi d'acqua.
Il caso in questione vede i tetti di alcune abitazioni danneggiati da venti che hanno abbattuto rami che sono finiti sui tetti e anche di rami caduti in seguito a potatura delle piante. I proprietari di queste case hanno fatto la conta dei danni e si sono rivolti all'impresa che ha regolato gli alberi per ottenere il rimborso delle spese da sostenere per la sostituzione delle tegole rotte. Ma qui è arrivata la prima sorpresa. Il consorzio Dunas, responsabile della potatura degli alberi, ha risposto picche. E, carte alla mano, ha dimostrato di avere ragione.
Ora, si deve sapere che i tetti danneggiati appartengono a case costruite in fregio al corso d'acqua e che non rispettano la distanza di dieci metri dalla riva. I proprietari anni fa hanno sanato la loro posizione accedendo a un condono che li ha messi in regola. Quindi, forti di questo nuovo status, ritenevano di avere diritto al rimborso.
"Non è così - rispondono dal consorzio - perché la legge parla molto chiaro. Le case possono essere state condonate, ma per lo stato continuano a non essere in regola, in quanto costruite troppo vicino alla riva. Diremo di più: i proprietari delle case diventano automaticamente responsabili degli alberi che sorgono tra la loro pertinenza e la sponda. Perciò, se fanno danni, sono tenuti a risarcirli di tasca loro".
Quindi, caso chiuso: i danni non sono di chi li ha provocati (vento o impresa che sia), ma dei proprietari delle abitazioni costruite irregolarmente. Con buona pace del condono e dei soldi spesi.