Crema, 13 gennaio 2025
(Annalisa Andreini) Permane lo spinoso problema dei disservizi negli impianti di riscaldamento di alcuni istituti cremaschi: Pacioli, Galilei e Stanga e nelle elementari di Casaletto Vaprio.
Qualche giorno fa il presidente della provincia di Cremona Roberto Mariani ha convocato d’urgenza i due responsabili provinciali dell’edilizia scolastica e delle manutenzioni (Giulio Biroli e Massiliano Rossini) per fare il punto sulla situazione che si è venuta a creare al rientro dalle vacanze natalizie (ma già presente a metà ottobre anche al Marazzi e al liceo Racchetti) e soprattutto per scusarsi con famiglie, insegnanti e studenti.
Inoltre, come risposta agli appelli dei dirigenti scolastici ha anche annunciato un tavolo di confronto a breve con i responsabili della ditta titolare del contratto calore.
La situazione infatti ormai non è più sostenibile sia per gli studenti che per gli insegnanti.
Obiettivo dell’incontro: trovare una soluzione definitiva per evitare altri disservizi in futuro.
Al Galilei è stata riscontrata una perdita in via ormai di risoluzione ma la temperatura dello stabile non è ancora uniforme, soprattutto nei piani alti.
Durante il summit sugli ultimi casi cremaschi è emerso lo stato obsoleto degli impianti, che necessiterà la messa a punto del quadro complessivo delle strutture e degli interventi da programmare: “Ci sono stati sicuramente degli errori legati alla programmazione degli impianti, che non si dovranno più ripetere, anche perché nel caso di interruzione di pubblico esercizio potranno essere applicate penali - ha dichiarato il presidente Roberto Mariani. - Ora dobbiamo concentrarci per trovare soluzioni definitive delle problematiche riscontrate”.
I prossimi incontri con la ditta incaricata saranno anche l’occasione per fare un elenco dettagliato di tutte le criticità delle varie scuole di Crema e di Cremona, alcune delle quali piuttosto presentano impianti vetusti. Si punterà all’efficientamento energetico partendo, la prossima estate, dall’istituto Janello Torriani di Cremona e soprattutto a delle soluzioni definitive.
E questa mattina, anche il nido di Capergnanica è rimasto chiuso per problemi al riscaldamento. Sembra che la caldaia sia andata in tilt e non abbia scaldato i locali. Il problema però è stato risulto in poco tempo e il nido è stato riaperto.
E oggi per molti studenti è un altro giorno. Al freddo.