Soncino, 15 marzo 2023

(Gianluca Maestri) Era un albero secolare la grande quercia che fino a qualche anno si elevava maestosa lungo sponda del Naviglio prima di ammalarsi ed essere abbattuta. 

Proprio nello stesso punto nei giorni scorsi l’associazione Amici della Rocca ha voluto piantare un’altra quercia, in sostituzione di quella tagliata. 

“La natura – spiega Mauro Belviolandi, presidente di Amici della Rocca - ci insegna che dobbiamo stare ai suoi tempi, ci ricorda che per raccogliere occorre seminare e attendere. Come Amici della Rocca facciamo nostro questo insegnamento e ce la metteremo tutta per garantire l’attecchimento dell’alberello, che è piccolo, poco più di 4 metri d’altezza, ma presto incrocerà le sue radici con quelle del suo maestoso predecessore, poiché sono della stessa specie, quercia robur e fra cent’anni, se vorrà, parlerà di noi”. 

Luca Milanesi, direttore del Consorzio Irrigazioni Cremonesi, ha disposto a suo carico la frantumazione del ceppo, consentendo agli Amici della Rocca di trovare un minimo di spazio per non interrompere quel filo verde che promette un lungo futuro.

Non è stata possibile una piantumazione di maggiori dimensioni: l’albero è addossato alla riva del Naviglio e, se troppo alto, avrebbe potuto creare dei cedimenti; in questo modo potrà crescere in sincronia con lo sviluppo dell’apparato radicale, trasformandosi progressivamente in un naturale rafforzamento dello stesso argine.

“Naturalmente – prosegue Belviolandi - ci accolleremo anche l’onere dell’irrigazione, indispensabile nei primi anni. Si sa, non basta fare, ma occorre anche mantenere. Gli Amici della Rocca, per quanto possono, cercano di farlo al meglio e il roseto di piazza Manzoni è un altro esempio: l’anno scorso è stato felicemente impiantato, ha goduto delle cure del nostro gruppo (controllo dell’impianto di irrigazione, concimazione e pulizia) ed i risultati non sono mancati. Quest’anno si rendeva necessario un radicale intervento di potatura, per garantire la prossima sgargiante fioriura delle 300 piantine di rose sevilliane. Detto, fatto. In un pomeriggio della scorsa settimana il gruppo di Serena Soldo, Franco Maina, Anna Comendulli, Clotilde Grazioli, Marisa Marchesi, Beppe Brescianini, Santina Ferrari e Rosaria Secchi ha predisposto il tutto; ora non resta che aspettare con fiducia l’incipiente primavera”.


Nella foto, la messa a dimora della quercia e il roseto di piazza Marconi