Offanengo, 15 giugno 2025
(Niall Ferri) Dopo mesi di interventi, il santuario della Madonna del Pozzo riapre ufficialmente le porte.
L’inaugurazione è in programma sabato 21 giugno alle 10.30, con la recita del Santo Rosario alla presenza del vescovo monsignor Daniele Gianotti. Il restauro conservativo ha interessato l’intera struttura, sia all’esterno sia all’interno, con l’obiettivo di preservare uno dei luoghi sacri più significativi del territorio. I lavori, seguiti sotto la supervisione della Soprintendenza di Mantova, sono stati affidati alla ditta B&G di Ghilardi Roberto.
Il progetto è stato curato dall’architetto Magda Franzoni, con la collaborazione del parroco don Gian Battista Strada. In particolare, sono state recuperate le cromie originarie dell’abside, grazie al lavoro dei restauratori Simona Soldati e Stefano Pavesi, che hanno rimosso ridipinture e stratificazioni dovute al tempo e agli agenti atmosferici. Restaurati anche portoni, infissi e finestre in legno da Lusardi Restauri.
Sono stati riqualificati anche la sagrestia, la cella campanaria e il tetto, compromesso da infiltrazioni causate dallo scivolamento dei coppi. Contro l’umidità di risalita, è stato realizzato un condotto perimetrale esterno di ventilazione, con la consulenza dell’archeologo Francesco Giovinetti. Le facciate sono state tinteggiate con silicati in una tonalità chiara di giallo dorato, con finiture a tono su lesene e cornici delle finestre.
Il santuario, costruito nel 1685 come ex voto per una scampata epidemia bovina, sorge sul confine storico del comune di Offanengo. L’attuale edificio, risalente al XVIII secolo, sostituisce un precedente oratorio del Seicento. Lo stile è quello post-tridentino voluto da San Carlo Borromeo, con navata rettangolare, presbiterio quadrangolare e abside decorata. All’interno è conservato un affresco cinquecentesco raffigurante la Madonna col Bambino, incastonato in un’ancona barocca in stucco, sovrastata da angeli che sorreggono una corona e un drappo azzurro stellato.
L’immagine, ritenuta miracolosa, è attestata sin dal 1605. Alla Madonna del Pozzo era dedicata anche la storica Fiera Settembrina, istituita nel 1983 e sospesa a causa dell'epidemia del Covid. L’inaugurazione di sabato rappresenta un momento importante per la comunità, che ritrova uno dei suoi simboli religiosi e culturali più sentiti.