Capralba, 07 aprile 2024
(Annalisa Andreini) Una pastry chef coi fiocchi! È la bella storia di Valentina Mora, originaria di Capralba, che ha cominciato un percorso nel mondo delle dolci creazioni.
Appassionata e con grande professionalità, Valentina ha lavorato nella storica Gelateria Giavazzi di Rivolta d’Adda, dopo aver frequentato la Scuola di pasticceria del maestro Massimo Pica nel cuore di Milano, la Pica Pastry School. Nel 2020 è volata in Irlanda e qui la sua formazione si è arricchita notevolmente.
Primo step del suo iter dolce, un hotel 5 stelle, l’Ashford Castle, in cui ha lavorato come pasticciera per poi passare al ristorante Aniar a Galway, stella Michelin nel 2013. Ultimo in ordine temporale il Lignum Restaurant. Dal 9 gennaio è approdata in Australia, al ristorante italiano Bottega Coco di Sidney, dove Valentina è una chef Patisserie dal sapore italiano.
“Attualmente sto lavorando per una compagnia che ha più ristoranti a Sidney e mi sto occupando del rebranding del settore pasticceria. Sto cercando di introdurre tutta la pasticceria italiana - ci dice la pastel chef. - Innanzitutto i grandi classici come la crostata di frutta, il tiramisù, la delizia al limone, la torta al cioccolato e a Pasqua la novità della pastiera. Ho inserito anche la pasticceria moderna, di cui ho avuto molta esperienza nella mia formazione milanese. A breve metterò in pista per esempio la monoporzione al gianduia. Qui non va di moda la pasticceria mignon, non c’ è nessuno che la fa, quindi per ora solo torte e monoporzioni”.
Le sue specialità del momento? Un Neapolitan South of Italy Dessert con un cuore di limoncello e limone candito e una golosa copertura di cioccolato bianco. E poi una tartelletta frangipane arricchita da una crema profumata con vaniglia e limone e dal tocco finale della freschezza della frutta.
Ma, nella nostra chiacchierata, l’idea di lanciare una pasticceria mignon made in Italy si respira nell’aria e, chissà, potrebbe essere parte di un bel progetto futuro. “È arrivato tutto in un modo molto inaspettato. Vediamo come andrà”, ha concluso la giovane pastry chef.
In ogni caso in questo suo dolcissimo work in progress ci sono tutti i presupposti per far bene e lasciare il bel segno della creatività e della professionalità italiana.