Dal territorio, 15 settembre 2024

(Sara Barbieri) Esmeralda, una gattina, di un anno e mezzo è annegata in un fossato per l’irrigazione a Misano Gera d’Adda. 

I proprietari della gattina bianca e tigrata hanno tentato di salvarla, ma senza risultato. È morta, vittima dell’indifferenza e dell’egoismo.

Facciamo qualche passo indietro. Nata randagia un anno e mezzo fa, era stata adottata da Eugenia del Prete e dalla sua famiglia e viveva con loro da circa sette mesi. Si era integrata molto bene legandosi anche al pastore tedesco di casa.

Il giorno di Ferragosto proprio il pastore tedesco apre inavvertitamente la porta di casa e la gattina esce, sparendo nella campagna circostante. Dopo due giorni di ricerca ecco che viene ritrovata, non lontano da casa. Purtroppo si è infilata all’interno di un canale agricolo in asciutta, lungo un chilometro, collegato alla rete di canali utilizzati per l’irrigazione che si poteva aprire solo attraverso una griglia. Diversi sono stati i tentativi, da parte della famiglia, di recuperarla ma senza esito. Dopo il fallimento anche della gabbia-trappola, i proprietari hanno contattato un esperto in ricerca e cattura di animali, proveniente da Monza, Said Beid e nei giorni successivi, sono proseguiti i monitoraggi e i tentativi di far entrare Esmeralda nella gabbia trappola. Anche il sindaco Ivan Tassi è stato avvisato delle varie operazioni di soccorso. 

Siamo così arrivati alla fine di agosto: i proprietari avevano ormai predisposto di recuperare Esmeralda ma così non è stato.

La gabbia-trappola era stata rimossa perché di lì a poco sarebbe stata aperta una chiusa per l’irrigazione della campagna e quindi sarebbe arrivata l’acqua, prima nel fosso e poi nel canale. Ciò significava nessuna via di scampo per la gattina. Eugenia del Prete, mentre vedeva arrivare l’acqua sempre con più forza all’interno del tunnel sotterraneo, ha provato di tutto per salvarla, persino portare dei taglieri di legno per cercare di bloccare il flusso dell’acqua. Esmeralda tenta di nuotare ma è controcorrente e quindi purtroppo non ce la fa: viene travolta e trascinata via dall’acqua, annegando.

La Del Prete adesso vuole denunciare l’accaduto, anche considerando il comportamento di chi ha fatto arrivare l’acqua: “Avrebbero potuto attendere quattro o cinque ore - ha dichiarato, - giusto il tempo di recuperare la gattina, tanto più che i contadini della zona aspettavano l'acqua per venerdì e non da martedì. Se ne sono fregati delle mie suppliche e ora ho tanti rimorsi. Avrei potuto salvarla e forse chiamare i Vigili del fuoco ma mi continuavano a ripetere che l’acqua non si poteva fermare”. Tutti impotenti, dunque, di fronte a un comportamento incomprensibile. 

Anche il pastore tedesco della famiglia si è lanciato nella roggia per tentare di salvarla.