Crema News - Tamponi, troppa ressa

Crema, 03 novembre 2020



“La situazione dell’ospedale di Crema non migliora: nonostante le diverse segnalazioni e denunce arrivate anche per mezzo stampa, gli assembramenti per effettuare i tamponi peggiorano come se niente fosse”. Sono le parole del consigliere regionale del M5S Lombardia Marco Degli Angeli, che in tal senso, ieri ha presentato un’interrogazione con risposta scritta alla giunta: obiettivo fare il punto della situazione chiedendo adeguate delucidazioni. “Non è ammissibile - chiosa Degli Angeli - che per fare un tampone si rischi di essere contagiati. È un controsenso enorme. Chi siede ai tavoli organizzativi dovrebbe aver chiaro che la sanità non è una partita a tombola”.

Sono perentorie, le parole del consigliere Degli Angeli. Non lasciano certo spazio a scusanti di nessun tipo. Chiedono al contrario azioni pratiche e concrete affinché certe situazioni non accadano ancora. “Ho come l’impressione - spiega il consigliere pentastellato - che tra Regione, Ats, Asst e ospedale non ci sia nessun tipo di comunicazione, se non tanta confusione. La situazione ha dell’incredibile quando invece servono risposte chiare”.

Chi ben inizia è a metà dell’opera. Oltre il detto, i fatti. Degli Angeli rilancia e fa la sua proposta: “L’utenza di chi si reca a fare tamponi ha una certa promiscuità. C’è infatti chi lo richiede in via preventiva al fine di verificare la propria negatività al virus. C’è invece a chi il tampone viene richiesto in modo coattivo, poiché risultato positivo ad un primo tampone o perché messo in quarantena. Perché - propone Degli Angeli - vista la situazione l’ospedale di Crema non pensa ad un sistema di prenotazione online o meglio ancora di istituire una sorta di drive-in per chi è in attesa?”

Sarebbe certo un modo efficace e sicuro che permetterebbe alla cittadinanza di effettuare i tamponi in totale tranquillità. “In tal senso - conclude Degli Angeli - rivolgo a tutti i cittadini l’invito a segnalarmi anche mediante foto o video, l’insorgere di situazioni di disagio come quelle già capitate”.


Nella foto, assembramento davanti al tendone