Crema, 20 settembre 2017

Il consigliere regionale del Pd Agostino Alloni chiede al presidente Maroni di dare seguito alla promessa fatta in occasione della sua visita a Crema durante la recente campagna elettorale per le comunali della nostra città: l’ex tribunale cittadino deve diventare un presidio territoriale polivalente, a carattere sociosanitario, con un reparto di neuropsichiatria infantile, un centro multidisciplinare con reparto di degenza (Presst), un consultorio, un magazzino farmaci e un poliambulatorio. A questo scopo Alloni ha preso carta e penna e ha indirizzato una lettera al presidente della Regione e per conoscenza alla sindaca di Crema Stefania Bonaldi, nonché alla dirigenza dell’Asst e ai colleghi Carlo Malvezzi e Federico Lena per chiedere in tempi brevi l’istituzione di uno specifico incontro tecnico-politico allargato al fine di dare il via alla progettazione.

L’iniziativa di Alloni fa seguito alla richiesta della sindaca Bonaldi, avanzata per lettera a Maroni lo scorso primo agosto, alla quale al momento non è ancora giunta risposta.

“Maroni in campagna elettorale aveva preso un impegno che siamo certi vorrà ora onorare – dichiara il consigliere Alloni - anche se le elezioni non sono andate come lui auspicava. A Crema c’è uno spazio, quello dell’ex tribunale, che può essere utilizzato a vantaggio della comunità e c’è la disponibilità del comune a cederlo gratuitamente in cambio di nuovi servizi sociosanitari. Esiste un progetto in questa direzione presentato in Regione dalla Asst locale, concordato con tutti i sindaci del cremasco. Manca solo la volontà della Regione. Io propongo di aprire un tavolo operativo che coinvolga tutte le istituzioni per arrivare a un risultato in tempi ragionevoli".

Durante la visita di Maroni il governatore della regione disse che il primo obiettivo sarebbe stato quello di chiedere di far riaprire il presidio di giustizia di Crema. Manca poco meno di un anno alla scadenza ineluttabile dei cinque anni e al definitivo tramonto delle possibilità di riaprire, possibilità che i nostri politici, tutti, non hanno sfruttato: solo qualche lettere e tante intenzioni, ma nulla di concreto. Maroni, nella sua visita al tribunale, disse che come seconda scelta c'era la trasformazione del sito in struttura sanitaria, che servivano otto milioni di euro (in partenza) e che la regione in questi anni aveva risparmiato tanto da potersi permettere questa e ben altre spese. Resta la data ultima: 12 settembre 2018. Dopo, del tribunale non resterà che un ricordo.

Nella foto, Maroni nel tribunale di Crema