Dal territorio, 27 maggio 2025

Infrastrutture stradali: come si progettano e si proteggono le grandi opere

Le infrastrutture stradali costituiscono una base fondamentale per i sistemi di trasporto moderni. Le strade, i ponti e i viadotti collegano territori, sostengono lo sviluppo economico e hanno il compito essenziale di creare tutte le condizioni di sicurezza per gli spostamenti quotidiani.

Progettare e proteggere queste strutture è un compito che richiede un approccio multidisciplinare, in grado di integrare diversi settori, come ingegneria, geotecnica, scienza dei materiali e gestione del rischio. Tutte le fasi, dall’analisi preliminare alla manutenzione, hanno l’obiettivo di creare opere che durano negli anni, strutture efficienti e capaci di resistere alle sollecitazioni ambientali e al traffico che cresce.

Il percorso dalla progettazione alla protezione

Nel delineare un’infrastruttura stradale, progettazione e protezione procedono di pari passo. Fin dai primi schemi progettuali, il team considera, oltre alla geometria del tracciato, anche le soluzioni per preservare le superfici dall’azione di acqua, agenti chimici e cicli termici. In questo ambito trovano spazio gli impermeabilizzanti poliuretanici e poliureici, formulati in grado di creare membrane continue, elastiche e altamente aderenti ai supporti.

Le soluzioni offerte da Krypton Chemical Italia riguardano prodotti applicabili a freddo, che consentono la realizzazione in situ di membrane protettive e impermeabilizzanti su svariate tipologie di supporto e prodotti con sistema hot spray che producono rivestimenti leggeri ad elevata resistenza meccanica, con rapida messa in esercizio.

L’analisi preliminare del territorio e gli studi di fattibilità

Tutte le opere di questo tipo iniziano con l’esame del contesto geomorfologico, idrologico e urbanistico. Si valutano stabilità dei versanti, caratteristiche del suolo, bacini idrografici e presenza di aree protette. Questi dati portano a compiere scelte precise sul tracciato, sulla tipologia di fondazione e sulle tecniche di contenimento, in modo da ridurre l’impatto ambientale e incrementare la sicurezza.

Lo studio di fattibilità considera inoltre viabilità alternativa durante i lavori, costi di realizzazione e benefici socio-economici, per dare un quadro completo prima di passare alla fase esecutiva.

La scelta dei materiali e le tecniche costruttive innovative

La longevità di un’infrastruttura dipende molto dai materiali che vengono impiegati per la realizzazione dell’opera. Per ridurre le fessurazioni e l’usura, si utilizzano calcestruzzi ad alte prestazioni, acciai ad elevata duttilità e asfalti appositamente modificati con polimeri.

Le tecniche costruttive si pongono l’obiettivo di limitare l’esposizione degli elementi strutturali durante il montaggio e quello di abbassare i costi di manodopera. È utile l’impiego di sistemi informatici, per la gestione digitale dell’intero ciclo e per rendere più semplice la tracciabilità di ogni componente.

L’impermeabilizzazione e i rivestimenti protettivi

Una volta posati i materiali strutturali, la difesa dalle infiltrazioni assume un ruolo fondamentale. L’acqua, infatti, è una delle principali minacce per armature e conglomerati. Le membrane poliuretaniche liquide, utilizzate con attenzione rispettando tutte le indicazioni, creano uno strato continuo privo di giunzioni e sormonti, che possa seguire con cura le aree del supporto da trattare.

Sono disponibili soluzioni a freddo che polimerizzano rapidamente, per ridurre i tempi, oltre a sistemi Hot Spray con poliurea e poliuretano per conferire impermeabilità, resistenza alla carbonatazione, resistenza chimica, elevata elasticità e rapidità di indurimento. Grazie a queste tecnologie, i ponti possono affrontare cicli termici estremi e vibrazioni senza perdite di prestazioni: la protezione sarà, in questo modo, di lunga durata.

Il fattore della sostenibilità

La protezione di un’infrastruttura riguarda anche l’impatto ambientale lungo tutto il ciclo di vita. È importante usare formulazioni prive di solventi, a basso contenuto di composti organici volatili e con componenti riciclabili, tutti fattori per rispettare le normative che regolano il settore.

Nel nostro Paese, il quadro legislativo necessita di valutazioni ambientali approfondite e di specifici piani di riduzione dell’impronta di carbonio. Integrando prodotti ad alte prestazioni con pratiche di economia circolare, il gestore dell’opera dimostra a tutti gli effetti responsabilità ambientale.