Crema, 13 maggio 2023
"L'Unione Sindacale di Base esprime soddisfazione per il raggiungimento dell'intesa sul corretto inquadramento degli educatori nel livello D2 (Educatori Professionali) realizzata in occasione del rinnovo dei Patti di accreditamento con Comunità Sociale Cremasca, con decorrenza dal 1.02.2023.
L'accordo tra Comunità Sociale Cremasca, il Comune di Crema (ente capofila di 48 comuni), Confcooperative (anche a nome e per conto di Legacooperative e AGCI) e i sindacati confederali, riconosce finalmente agli operatori laureati, o diplomati con un minimo di 8 anni di lavoro nel servizio SAAP (Servizio di Assistenza per l'Autonomia Personale degli alunni disabili), il corretto inquadramento e arriva dopo ben 4 anni dalla firma del CCNL/2019 e dopo numerose proteste degli operatori, le iniziative del Movimento 5 Stelle e dell'Unione Sindacale di Base.
Le denunce, gli esposti,le varie segnalazioni al Comune di Crema, alla Comunità Sociale Cremasca, alla Regione Lombardia e all'Ispettorato del lavoro, finalizzate all'applicazione dell CCNL, i vari incontri che USB ha fatto con Confcooperative, con Comunità Sociale Cremasca e con cooperative, hanno contribuito al raggiungimento di questo importante risultato.
Per ben due anni abbiamo lavorato per il corretto rapporto contrattuale degli Educatori Professionali e il conseguente inquadramento nel livello D2; per anni molte cooperative hanno sistematicamente violato le previsioni del CCNL, il sottoinquadramento degli operatori ha comportato notevoli danni economici per le differenze retributive tra i livelli e tutto ciò è potuto accadere con la connivenza, con il silenzio di istituzioni e di coloro che dovevano far rispettare il dettato contrattuale.
La Presidente della Comunità Sociale Cremasca ha definito gli Educatori "il fulcro delle prestazioni di cura", che devono però essere messi nella condizione di esprimere la qualità necessaria, godendo dei giusti riconoscimenti anche economici.
Resta aperta la questione relativa alle pregresse differenze retributive spettanti in base al contratto. Per il momento esprimiamo soddisfazione per il risultato raggiunto, si vedrà poi come affrontare le questioni pregresse".
Beppe Bettenzoli (Unione sindacale di base)
Ed ecco i termini dell'accordo comunicati dal comune
Si tratta di adeguamenti che vanno a ritoccare quanto già era stato concordato nel 2020, quando si era registrato un aumento del 6%. Un tavolo è già in calendario per il prossimo autunno, quando verrà fatta una ulteriore verifica e - nel caso la ricognizione lo evidenzi - apportati ulteriori miglioramenti economici. Nel frattempo gli inquadramenti lavorativi (valori di costo orario sotto i quali non è possibile andare) prevedono per il servizio SAD (assistenza domiciliare) 20,20 euro e 24 euro per il festivo. Per il servizio SAP (assistenza alla persona nelle scuole) 20,20 euro (posizione D1) e 21,50 euro (posizione D2). Per il servizio ADM (assistenza domiciliare ai minori) 22,5 euro. Per il servizio SIP (incontri protetti) 22,7 euro. Importi a cui va aggiunta l’Iva.
Infine nell’accordo raggiunto viene stabilito “di promuovere momenti di condivisione circa la valutazione degli impatti dei servizi sull’utenza, al fine di possibili riorientamenti e/o cambiamenti organizzativi nell’erogazione delle prestazioni o in quant'altro si rendesse necessario per migliorare o efficientare gli stessi, assumendo e proseguendo il rilevante lavoro che da tempo viene svolto in sede di Tavoli tecnici discendenti dal Piano di Zona”.