
Regione, 26 maggio 2021
“La Lega e il centrodestra in Lombardia sono a favore della rimozione del blocco dei licenziamenti. Il voto alla mozione con cui il Movimento Cinque Stelle chiedeva a Regione Lombardia di attivarsi all’interno della conferenza Stato-Regioni per la proroga del blocco dei licenziamenti, smentisce, ancora una volta, quanto il leader del carroccio Matteo Salvini va dichiarando da giorni”. A dichiararlo è Marco Degli Angeli, consigliere M5s di Regione Lombardia, il quale ha poi specificato: “Bocciando i primi due punti della nostra mozione, il centro destra ha gettato definitivamente la maschera. Abbiamo provato a spiegare che per noi la questione non può essere banalizzata a blocco-sblocco. Questo momento così delicato deve essere accompagnato da norme specifiche e adeguati ammortizzatori sociali, in grado di fare da paracadute sia ai lavoratori sia alle imprese colpite dalla crisi”.
Aggiunge il consigliere pentastellato: “Pensare di rimuovere il bocco dei licenziamenti fra un mese, senza un contestuale lavoro in questo senso, rischia di innescare scenari di incertezza e tensione sociale incompatibili con la voglia e il bisogno di ripresa che tutti quanti avvertiamo. Inoltre, considerando il numero delle imprese presenti sul territorio, la Lombardia rischia di pagare nuovamente il tributo più alto ed è per questo - sottolinea Degli Angeli - che abbiamo chiesto alla Giunta particolare attenzione. Purtroppo siamo stati ascoltati solamente a metà”.
Se i principali passaggi del testo approvati riguardano la proposta di considerare l’anticipo dell’età pensionabile come possibile strumento per mitigare gli effetti dei futuri licenziamenti, la promozione di una nuova normativa che rechi una maggiore responsabilità sociale di impresa per le multinazionali che investono in Italia, la richiesta di strumenti e risorse straordinari per la ricollocazione dei lavoratori e, infine, ulteriori sostegni ai settori particolarmente colpiti, sono invece stati bocciati i punti che chiedevano a Regione Lombardia di attivarsi presso il Governo per richiedere di prorogare ulteriormente il blocco dei licenziamenti rispetto a quanto già stabilito dalla normativa vigente e proporre nella Conferenza Stato-Regioni, una gestione graduale del futuro sblocco dei licenziamenti.