Crema News - D'Alema, Articolo 1 e Crema

Crema, 5 gennaio 2022

Fanno discutere le dichiarazioni Massimo D'Alema che ha ipotizzato un ritorno nel Pd di Articolo 1. Ecco cosa ha detto: “La principale ragione per andarcene (dal Pd, ndr) era una malattia terribile che è guarita da sola. Oggi pochi possono negare la fondatezza di quel giudizio, alcune delle nostre ragioni sono risultate tali. Abbiamo un patrimonio di passione politica, di cultura politica, che può essere ancora utile al Paese. Abbiamo di fronte un anno complicato, con scelte difficili. Il tema principale è quello di un ritorno in campo della politica. Noi dobbiamo riguadagnare con intelligenza il terreno della democrazia politica, a partire dall’elezione del Capo dello Stato”.

“Probabilmente – ha detto ancora D’Alema – non è plausibile che ancora una volta sia il centrosinistra a dare le carte, lo abbiamo fatto per molti anni, ma i rapporti di forza erano diversi. Però bisogna cercare di fare in modo che venga fuori una soluzione che riapra il campo della politica, anche se dovrà essere una soluzione di compromesso. L’idea che il presidente del consiglio si auto-elegge Capo dello stato e nomina un altro funzionario del ministero del Tesoro al suo posto, mi sembra una prospettiva non adeguata per un grande paese democratico come l’Italia. Si faccia un passo decisivo in avanti nella ricostruzione di una grande forza progressista. Alla fine non sarà il partito che volevamo noi, ma secondo me vale la pena di portare questo patrimonio che noi rappresentiamo nel contesto di una forza più grande” ha concluso D’Alema.

Cosa ne pensano, a Crema, dalle parti di Articolo 1, di queste dichiarazioni? Arcangelo Zacchetti ha fatto una sintesi: "Penso che D'Alema abbia fatto un casino. Ha costretto Letta a difendere il Pd nel suo insieme. Le cose si possono dire con più cautela. Lui è D'Alema non è nuovo a forzature inopportune anche se esprime ragionamenti in gran parte condivisibili. I renziani nel Pd ci sono eccome anche a Crema. Lasciamo lavorare Letta in pace e prima o poi ci riuniremo. Personalmente aderirò al progetto di Letta che ha lanciato l'Agorà con il tentativo di dare vita a un partito riformista allargato. Anche il mio segretario Speranza ci crede e ha aderito. Peccato che il progetto di ampio respiro democratico a Crema non è stato confermato eliminando la prassi consolidata e partecipativa di fare le primarie alle elezioni amministrative. Sarebbe stato un elemento di coerenza con l l'Agorà".