Dal territorio, 04 agosto 2024

"È il 62esimo detenuto dall’inizio dell’anno a cui è stata inflitta la pena di morte di fatto".

Lo afferma Gennarino De Fazio, Segretario Generale della Uilpa Polizia Penitenziaria. - A queste morti, vanno aggiunti i sette appartenenti alla polizia penitenziaria che si sono tolti la vita nel 2024. Numeri assurdi, mai visti in precedenza, indegni per un Paese civile che, evidentemente, l’Italia, almeno in questo frangente, dimostra di non essere”.

La 62a vittima di suicidio in carcere è un uomo di 31 anni, originario del Marocco, in carcere per presunte rapina e violenza sessuale che si è impiccato ieri sera verso le 19.15 in una cella del carcere Ca' del Ferro di Cremona.

E il segretario generale continua: "Sono ben 14 i decessi di cui, sotto un profilo strettamente tecnico-giuridico, non è stata accertata la causa e che ben potrebbero derivare da suicidio andando quindi a sommarsi al dato ufficiale e rendendolo ancora più pesante”.

Il 31enne si è impiccato nella sua cella. Non improbabile, dalle prime risultanze che il marocchino, che era un senza fissa dimora, avesse voluto inscenare un gesto dimostrativo, senza arrivare al tragico esito finale, ma che poi non sia riuscito a fermare la spirale di morte nella quale era caduto.

“Spesso questi eventi, oltre a costituire una sconfitta per lo Stato, segnano profondamente i nostri agenti che devono intervenire - afferma il segretario generale del Sappe Donato Capece. - Si tratta spesso di agenti giovani, lasciati da soli nelle sezioni detentive, per la mancanza di personale. Servirebbero anche più psicologi e psichiatri, vista l’alta presenza di malati con disagio psichiatrico. Spesso, anche i detenuti, nel corso della detenzione, ricevono notizie che riguardano situazioni personali che possono indurli a gesti estremi”.

A Ca’ del Ferro ci sono oltre 500 detenuti, cento in più della massima capienza. Di questi uno su tre è straniero; lo scorso anno sono stati quasi 300 i casi di autolesionismo. La presidente della Camera Penale, l'avvocata cremasca Micol Parati ha detto: "Ce l'aspettavamo. La situazione è esplosiva e non solo a Cremona. Dal governo arrivano solo misure inadeguate".