Crema News - Sabrina, niente sentenza

Brescia, 25 novembre 2022

Niente sentenza.

Nel processo d'appello che si è svolto a Brescia questa mattina in merito alla morte di Sabrina Beccalli e per la quale c'è sul banco degli imputati Alessandro Pasini, la corte, dopo circa due ore di camera di consiglio ha deciso di non emettere alcuna sentenza ma di convocare per ascoltarli e interrogarli, l'anatomopatologa Cristina Cattaneo, tre medici che hanno eseguito le analisi su ciò che restava del cadavere di Sabrina Beccalli dato alle fiamme da Alessandro Pasini, i carabinieri del Ris che hanno eseguito le ricerche nella casa di via Porto Franco dove la donna è morta, la testimone che ha sentito le urla e ha chiamato i carabinieri e il perito della difesa Angelo Grecchi, in contraddittorio con gli altri periti. Inoltre ci sarà anche l'esame dell'imputato. Tutti convocati il prossimo 20 gennaio e al termine di quell'udienza si rifarà la camera di consiglio per emettere una sentenza.

Sul banco degli imputati c'è Alessandro Pasini, accusato di omicidio dei confronti di Sabrina Beccalli, morta mentre era con lui nella casa dell'ex fidanzata di Pasini, in via Porto Franco, la notte di ferragosto del 2020 e assolto in primo grado nel tribunale di Cremona, dove però è stato condannato per distruzione di cadavere a sei anni di reclusione. Pasini è stato in prigione 14 mesi e poi, dopo la sentenza di assoluzione, è stato liberato. Anche se in appello fosse riconosciuto colpevole non entrerebbe in carcere, in quanto si deve attendere un verdetto definitivo, che potrebbe anche non arrivare dal ricorso in Cassazione, come il caso Angelo Ogliari insegna, dove ci sono voluti nove processi e dodici anni per condannare i due assassini.

Oggi nel tribunale di Brescia, davanti al presidente Giulio Deantoni, al giudice togato Massimo Vacchiano e a sei giudici popolari si è svolto il processo d'appello che, per un rito abbreviato in appello ha avuto un risultato piuttosto anomalo. Infatti dopo aver ascoltato tutti, la corte si è ritirata alle 17 per uscire intorno alle 19 con la decisione di non decidere e di riaprire il caso, ascoltando tutte persone che sono ruotate intorno a questa vicenda.


Nella foto, Sabrina Beccalli