Crema, 14 gennaio 2025

(dir) Non ci siamo.

A un mese dell'inaugurazione del sottopasso il traffico e le code negli orari di punta non sono diminuiti, anzi, in certi momenti sono anche aumentati. La mattina accedere alla città dal ponte di via Cadorna al sottopasso è cosa da pazienza di Giobbe. E non è perché il sottopasso non sia funzionale, anzi, ma perché nessuno del comune ha pensato di sistemare i problemi che si vengono a creare a causa del semaforo non sistemato all'occorrenza, all'accesso alla Buca, ai pullman che si fermano davanti al liceo. Tutte cose fatte presenti prima dell'apertura del sottopasso e alle quali non si è messo mano, lasciando che gli automobilisti se la vedano con le chilometriche code.

E adesso la soluzione, dicono, sarebbe quella di studiare il traffico con i droni prima di prendere decisioni e apportare le soluzioni idonee. Che ci sono già e sono semplici.

Eccole.

Pullman davanti al liceo: non farli fermare, ma proseguire fino alla stazione dei bus (cento metri);

Buca: spostare l'accesso e l'uscita in fregio all'ex passaggio a livello, di modo che si eviti di interrompere il flusso per l'entrata e l'uscita davanti a via Stazione. Inoltre, vietare l'accesso diretto alla Buca per chi arriva da via Stazione.

Semaforo: mettere a chiamata quello che arriva dal passaggio a livello. In questo modo si evitano tempi morti: si assiste a semafori rossi per far passare chi arriva dalla stazione, anche quando non c'è nessuno.

Passaggio pedonale a chiamata verso l'ex passaggio a livello: non serve più perché chi deve andare alla Buca ha la strada dall'altra parte del viale e chi deve andare in stazione ha un passaggio pedonale tra via Palmieri e piazza Martiri.

Se si metteranno in pratica queste migliorie, allora il sottopasso sarà pienamente funzionale e le code saranno di certo meno lunghe e stressanti.