
Crema, 29 ottobre 2024
I finanzieri del comando provinciale Lodi hanno eseguito un sequestro a carico di dodici soggetti, sei egiziani e sei italiani, coinvolti in una frode al fisco quantificata in oltre 1.700.000 euro, con ramificazioni in diverse province lombarde: Milano, Bergamo, Brescia e Cremona. Nella nostra provincia sono coinvolte due aziende, una cremonese e l'altra cremasca.
L'articolato sistema di frode all’erario è stato effettuato nel comparto della meccanica generale, attraverso fittizie fatturazioni finalizzate a riportare costi non veritieri nelle dichiarazioni fiscali annuali, consentendo un illecito risparmio d’imposta.
In particolare, le investigazioni, eseguite dai militari della Compagnia Casalpusterlengo, hanno avuto origine dall'analisi di operazioni finanziarie sospette effettuate da e verso conti correnti riconducibili a un unico soggetto, già agli arresti domiciliari per altra causa e intestatario di numerose imprese totalmente sconosciute al fisco.
L’imprenditore non disponeva, infatti, della forza lavoro e delle attrezzature idonee a effettuare le prestazioni lavorative relative a rilevanti operazioni commerciali, di fatto mai avvenute e riportate solo cartolarmente nei documenti fiscali, tutti pagati con provviste tracciabili, poi però restituite per contanti o reinvestite verso società operanti in Germania, Spagna, Francia e Belgio.
La successiva attività economico-finanziaria delle fiamme gialle, coordinata dalla Procura della Repubblica di Lodi, ha consentito di ricostruire minuziosamente il percorso del denaro e la conseguente evasione fiscale, individuando le imprese emittenti le fatture ritenute false, le società annotanti e, in seconda istanza, i conti correnti e i beni dei titolari delle medesime.
In definitiva, il provvedimento eseguito ha consentito di recuperare nell’immediatezza, su diversi conti bancari, circa 450mila euro, oltre a 60mila euro di quote societarie e una autovettura di lusso Jaguar intestata a uno dei responsabili.