Crema, 13 settembre 2023

Partirà da giovedì il nuovo progetto di oncologia domiciliare proposto dall’unità operativa diretta da Gianluca Tomasello. Voluto e ideato dall’oncologo Salvatore Incardona, che intende offrire cure oncologiche attive a casa del paziente che presenti disabilità motorie o fragilità che ne rendano difficile l’accesso alle strutture sanitarie. I pazienti riceveranno una valutazione per conoscere il livello di fragilità basata sull’età, il grado di disabilità motoria e psichica, lo stato nutrizionale, la presenza di patologie concomitanti a quella tumorale.

Il percorso domiciliare verrà proposto ai pazienti con fragilità in terapia orale, sottocutanee o intramuscolari. Prevede l’attivazione dell’Adi, in base ai percorsi già strutturati sul territorio, per l’esecuzione di prelievi (che verranno effettuati il giorno precedente la visita domiciliare) e per eventuali medicazioni, oltre alla valutazione clinica da parte dell’oncologo (il pomeriggio successivo al prelievo, solitamente il giovedì dalle 13 alle18) con la consegna degli esami ematici e dei farmaci orali o la somministrazione di terapie intramuscolari o sottocutanee. Verrà istituita una agenda dedicata e, del percorso in essere, verrà informato il medico di medicina generale.

“E' una risposta concreta - dice l'oncologo Incardona - data da un’oncologia che non può essere solo ospedaliera, ma che si reca a casa del paziente e modula la cura tenendo conto delle esigenze manifestate. Perché ognuno ha diritto alle cure, anche e soprattutto quando presenta disabilità, precedenti la diagnosi di tumore o causate dal tumore stesso. Questo progetto è espressione della volontà di curare finalmente ogni persona superando le barriere”.

Si tratta di un ulteriore passo avanti nell’ambito di una sanità che vuole farsi sempre più prossima. “Un modo – chiarisce con soddisfazione il primario Gianluca Tomasello – per prendersi cura delle persone al domicilio, potendo contare sulla competenza e l’umanità di un nostro specialista”.